“Quand on a 17”, storia di amici separati
Thomas e Damien scoprono l’amore a diciassette anni, prima facendo a botte a scuola e poi, poco a poco, avvicinandosi sempre di più l’uno all’altro. Il primo, un ragazzo di origini magrebine, è il figlio adottivo di una coppia di agricoltori che vivono in montagna; Damien invece ha una madre medico e un padre pilota dell’esercito in missione all’estero. Insieme, complici alcuni eventi familiari che li costringono ad abitare sotto lo stesso tetto per un breve periodo, imparano a conoscersi costruendo un rapporto che va ben oltre l’amicizia, vincendo le prime resistenze, i timori e le differenze sociali. Sono i giovani protagonisti dell’ultimo film di André Téchiné, “Quand on a 17 ans”, racconto di formazione in concorso alla 66.a Berlinale. Festival che si è sempre dimostrato molto attento alle tematiche omosessuali e transgender, presenti ogni anno in molti titoli delle diverse sezioni della programmazione. Qui inoltre, nel 1987, è stato istituito il primo (per molti anni anche l’unico) premio cinematografico internazionale dedicato al cinema gay e lesbico: il Teddy Bear. Quest’anno, in occasione del 30° anniversario dell’“Orsetto”, è in programma una retrospettiva che raccoglie 17 titoli, fiction e documentari girati prevalentemente tra gli anni ’70 e i primi 2000, che hanno lasciato il segno nel cinema queer. Compreso il primo film gay mai realizzato, “Different from the others” di Richard Osawld, risalente al 1919, proiettato in anteprima mondiale nella sua versione restaurata.
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