Salviamo il rondone: sabato è la sua Giornata

Forse una rondine continuerà a non far primavera ma il rondone, il suo sottovalutato cugino, riesce persino a dare vita a un festival in campo nazionale. È quanto accadrà sabato a Trieste e in altre otto città, teatro della manifestazione organizzata dal Gruppo Rondoni Italia, clan che raduna oltre una ventina di sigle e che da queste parti viene supportato dai volontari dell’associazione Liberi di volare.
Una giornata intera da spendere in chiave eco-turistica, scoprendo sul campo come aiutare il rondone e soprattutto i motivi di un tale spiegamento di forze a suo favore. Questi i temi del festival che a Trieste, e altrove, prova a portare alla ribalta una specie a rischio che non vola nella tradizione epica del falco e non vanta nemmeno le “cartoline” della popolarità della rondine: «Eppure è importante per la nostra biodiversità urbana - assicura Silvana di Mauro, portavoce di Liberi di volare - il rondone è un migratore che si ciba esclusivamente di insetti, anche migliaia al giorno, contribuendo così all’equilibrio dell’ambiente».
Anche il rondone entra in crisi quindi, quasi un precario dell’aria. Ma ad intercettare i rischi di una sua prematura estinzione entrano in campo i suoi sostenitori, disegnando un cartellone fitto di appuntamenti: si parte con il ritrovo al campo di volo Prosecco, alle 17.30, dove il programma prevede la liberazione di alcuni rondoni da tempo in cura e al conseguente loro inanellamento, ovvero il marchio (indolore) che segnerà in modo perpetuo la loro provenienza, gli spostamenti e le sedi percorse. Alle 19 il festival si sposta a Santa Croce, zona Napoleonica, dove i volontari indicheranno i siti di nidificazione del rondone maggiore, specie che a Trieste ha dato vita a una “colonia giuliana”. Alle 20 la carovana si dirigerà invece in Porto Vecchio, nicchia di accoglienza naturale del rondone comune e quello definito “pallido”, proveniente dalla Dalmazia. E non è finita. Il tour del festival ha il suo epilogo in città, alle 21, in via Giustiniano, dalle parti del Dante, dove è stata posizionata una decina di nidi artificiali. «Speriamo sia una giornata di didattica utile soprattutto ai più giovani - ha espresso Silvana di Mauro - senza contare che eventi del genere possono diventare delle vere passeggiate eco-turistiche, dov’è possibile aiutare una causa ambientalista e conoscere da vicino alcuni angoli del nostro territorio».
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