Trieste nella Grande guerra raccontata sul filo della musica
TRIESTE. Sulla terza rete televisiva regionale, domani alle 9.45 va in onda “Guerra di note Note di guerra” di Luciano Santin, con Marzia Postogna, Massimiliano Borghesi, Cristina Santin, la partecipazione amichevole di Omero Antonutti e la regia di Mario Mirasola. Si tratta di uno spettacolo plurilingue già proposto in vari centri della regione, che ripercorre l’inabissamento dell’Europa tra il 1914 e il 1918 con un’ottica fortemente incentrata su Trieste, la città “da redimere”, ma anche la città degli “italiani che hanno perso la Grande guerra”. Il filo che lega gli avvenimenti e suggerisce le contraddizioni del conflitto è quello della musica, soprattutto cantata. In assenza dei media odierni fu infatti la musica ad assumere una forte funzione ancillare nei confronti della propaganda bellica. Venne usata per elevare il morale dei combattenti, per rassicurare il fronte interno, per certificare la giustezza della causa, per rinfocolare l’ostilità contro i nemici. E questo avvenne in tutti i paesi. Di converso la musica nata in trincea fu compagna dei soldati nelle sofferenze della guerra.
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