Via alla corsa alla consegna del santino

Sono più di 1.300 i candidati al Consiglio Comunale, ai Consigli circoscrizionali, rionali e condominiali di Trieste. Ci sono quindi in città in questi giorni più di 1.300 persone che girano con le tasche piene di santini elettorali con la propria foto ritoccata al Photoshop. L'invasione del santino è in atto e non sarà facile per nessuno smaltirli tutti. Ci sono diverse tecniche per distribuire personalmente il santino elettorale. Rincorrere la persona finta che era da giorni che speravate di incontrarla. Fermare il primo conoscente che vi capita davanti, inchiodarlo sul posto per mezz'ora raccontandogli l'intero vostro programma, che prevede tra le altre cose l'aumento delle lavanderie a gettone, e poi solo alla fine estrarre con orgoglio il volantino dalla tasca dicendogli: «Se vuoi te ne lascio qualcuno in più nel caso conoscessi altre persone interessate». Oppure prenderla molto alla lontana, chiedere come sta la sua famiglia, sua moglie, sua zia, sua nonna, poi solo alla fine dire: «A proposito di tua nonna, mi hanno chiesto di candidarmi, sai lo faccio solo per il bene della mia città, ti lascio tre santini, uno per tua moglie uno per tua zia e uno per tua nonna». Questi però sono i candidati attivi, poi ci sono quelli pigri. Quelli che incontrano persone ci parlano per venti minuti e solo alla fine quando si congedano pensano: «Che mona podevo darghe el volantin». Poi ci sono i timidi, quelli che non riescono a smaltire i santini. Un tipo che conosco per cinque anni si candidò al consiglio comunale, non lo disse a nessuno, non ricevette nemmeno un voto, lui stesso si dimenticò di andare a votare. Nemmeno sua madre aveva saputo che si era candidato e votò per un altro.
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