Elicottero precipitato, al funerale del medico 118 le ambulanze scortano il feretro
È stato scortato dalle ambulanze e dalle auto mediche che per tanti anni sono state per lui la seconda casa, il feretro di Maurizio De Girolamo, il medico del 118 morto sabato scorso assieme ad altre sei persone nell'incidente aereo avvenuto ad Apricena (Foggia).Il corteo funebre è partito dalla cappella dell'ospedale Mascia Maselli di San Severo e ha raggiunto, a passo lento, la cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta nel centro storico della città in cui De Girolamo viveva. I colleghi del sistema di emergenza urgenza con cui lui hanno condiviso i turni instancabili di lavoro, erano tutti accanto a sua moglie Claudia e ai tre figli: Carlo Ugo, Nicolò e Lucia. "Tenetevi pronti perché nell'ora che non immaginate viene il figlio dell'uomo e così è stato per Maurizio che ha incontrato la morte nell'ora in cui meno se l'aspettava", ha detto don Luigi Rubino, il vicario della Diocesi di San Severo nel corso dell'omelia."Davanti a questa tragedia tante sono le domande nel cuore ma tanta è anche la delusione per risposte che non arrivano - ha continuato il sacerdote - dobbiamo avere il coraggio di accettare questo limite che ci rimanda al nostro essere umani e perciò incapaci di poter capire tutto o rispondere a tutto". In prima fila accanto ai parenti del medico, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il prefetto di Foggia Maurizio Valiante, il sindaco di San Severo Francesco Miglio e le autorità militari. In città è stato proclamato il lutto cittadino esteso alla regione da Emiliano. All'uscita del feretro le sirene delle ambulanze hanno accompagnato l'addio - L'ARTICOLO
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