A Parigi ancora Rafa-Nole Per Errani-Vinci terza finale

I primi due giocatori del ranking scendono in campo per conquistare il titolo Le italiane vincono facile e sfidano le numero uno cinesi Su-Wei Hsieh e Shuai Peng
epa04242463 Sara Errani and Roberta Vinci of Italy in action during their women's doubles semi final match against Lucie Hradecka of Czech Republic and Michaelle Krajicek of the Netherlands for the French Open tennis tournament at Roland Garros in Paris, France, 06 June 2014. EPA/CHRISTOPHE KARABA
epa04242463 Sara Errani and Roberta Vinci of Italy in action during their women's doubles semi final match against Lucie Hradecka of Czech Republic and Michaelle Krajicek of the Netherlands for the French Open tennis tournament at Roland Garros in Paris, France, 06 June 2014. EPA/CHRISTOPHE KARABA

PARIGI. Rafa Nadal contro Novak Djokovic, atto numero 42. Ma in finale ci sono anche le quasi imbattibili (in doppio) Errani-Vinci. La finale del Roland Garros vedrà di fronte, come da pronostico, i due monopolizzatori del circuito. Il mallorchino, in un crescendo di condizione già intravisto contro Ferrer, spazza via Andy Murray in appena un’ora e 40 minuti di gioco: 6-3 6-2 6-1 lo score finale che consente a Nadal di centrare la 65esima vittoria in 66 incontri sulla terra rossa parigina, portandosi a due lunghezze da quota 700 successi in carriera. Numeri mostruosi per chi aspira a diventare re di Francia per la nona volta in carriera (e in caso di vittoria sarebbe anche il primo ad alzare il trofeo parigino per cinque anni di fila) e, soprattutto, rimanere al numero uno del ranking Atp per la 138esima settimana. Già, perchè di fronte avrà ancora Novak Djokovic, a caccia di un posto nella storia. Il serbo ha messo fine alla favola di Ernests Gulbis (6-3 6-3 3-6 6-3 in due ore e 36 minuti) e centrato la 13esima finale in uno Slam che potrebbe proiettarlo fra i più grandi di sempre. Se Nadal è stato un uragano contro Murray, i primi due parziali dell’altra semifinale sono stati senza storia, col serbo che si è limitato al minimo indispensabile, sfruttando al meglio le indecisioni dell’avversario. Gulbis è apparso svuotato, salvo poi risorgere nel terzo set dove, con la complicità del caldo che ha fatto particolarmente soffrire Djokovic, ha riaperto i conti. Ma è stata solo un’illusione, il 27enne di Belgrado ha ripreso il controllo mentre il lettone lasciava prendersi dal nervosismo. E a quel punto non c’è stata più partita. «I primi due set sono stati perfetti per me, poi lui ha cominciato a commettere meno errori ed è stato difficile mantenere la concentrazione ma sono felice di aver centrato la finale», ha commentato Nole, che spera di trovare domenica meno caldo. Perchè vincere sullo spagnolo lo riproietterebbe in testa alla classifica per la prima volta dal 6 ottobre 2013 ma, soprattutto, gli consentirebbe di diventare l’ottavo tennista di sempre a vincere tutti e quattro i tornei dello Slam. I precedenti sorridono a Nadal (22-19) ma nelle ultime quattro occasioni è stato Djokovic a imporsi, compresa la finale di Roma giocata sulla terra, dove invece il bilancio è 13-4 per il maiorchino anche se nove vittorie sono arrivate prima del 2011. Nel doppio femminile, intanto, Sara Errani e Roberta Vinci conquistano la terza finale consecutiva: la coppia azzurra, testa di serie numero due, ha liquidato per 6-2 6-1, in meno di un’ora, la formazione composta dalla ceca Lucie Hradecka e dall’olandese Michaella Karjicek. Nella finale di domani le azzurre troveranno dall’altra parte della rete la coppia numero uno del seeding formata dalle cinesi Su-Wei Hsieh e Shuai Peng.

Riproduzione riservata © Il Piccolo