Al Costalunga la Supercoppa del Giulia

TRIESTE. Caiffa non sbaglia dal dischetto e regala al Costalunga la Supercoppa Città di Trieste del Trofeo Il Giulia. I gialloneri firmano quindi l'impresa, il San Giovanni non riesce a tradurre l'ultima sulla panchina di Gigi Zurini con una dedica speciale da esporre in bacheca.
L'ultimo atto del trofeo Il Giulia assembla non solo questi temi e davanti al solito corredo di pubblico pone alla ribalta soprattutto gli accenti della imprevibilità calcistica, a ogni livello, come ben testimoniato dal cammino del Costalunga, iscrittosi alla rassegna estiva solo per dare sfogo e spazio alle seconde linee, senza pretese di sorta. E' arrivato invece il successo, un timbro niente male per il tecnico Sciarrone, tra l'atro un ex sangiovannino, allenatore che a giorni, Kras permettendo, dovrebbe anche fruire del salto in Promozione.
Finalissima dai vari colori. Un primo tempo regolamentare giocato con le ciabatte, un secondo più vigoroso e caratterizzato dalle reti, due supplementari surriscaldati da cartellini rossi e siparietti in campo, e infine la danza dei rigori, nella quale Caiffa trova la stoccata giusta per rompere lo stallo. Finale piacevole solo a tratti. Il Costalunga morde sin dall'inizio con il tandem Steiner – Degrassi ma soffre in difesa nelle palle alte, concedendo a Matteo Costa e due volte a Zacchigna, indisturbati di testa, di creare i presupposti per il vantaggio. Un primo tempo che racchiude anche la traversa scheggiata in mischia da Donato al 15' e la punizione di Princivalli sparata da olter 25 metri, bloccata bene a terra da Zetto.
La porzione di reti nella ripresa. Al 3' Steiner doma la sfera in area piccola e brucia con diagonale di forza il giovane De Monte, replica dei rossoneri di casa al 17' Marocco, con un eccellente tocco di esterno destro pilotato sul primo palo. Il San Giovanni cresce, alza i toni, segna. Il vantaggio arriva infatti al 26' con una punizione stellare di Zacchigna, disegnata con un destro classico a giro con palla che va a baciare l'incrocio. Non è finita. Flego confeziona il pasticcio al 35', condizionato forse dalla incomprensione con il proprio portiere, e offre un autogol formidabile di testa. Tutto da rifare. I supplementari parlano poco di calcio, regalano nervosismo gratuito e due cartellini rossi, a Bobini (discutibile) e a Mborja, apparso oltremodo “stremato” dai trattamenti che di solito si riserva ai numeri “10”. Si arriva ai rigori. De Monte ne sventa uno, Zetto ben due, Caiffa affonda e chiude le luci della Supercoppa e rimanda tutti alla cerimonia del 16 giugno alle 18 al centro commerciale di via Giulia.
Francesco Cardella
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