Alla Juventina un gol è sufficiente Il “Santa” è orfano di un rigore
TRIESTE. Si fosse giocata una quindicina di anni fa, la sfida tra S.Andrea S.Vito e Juventina si sarebbe disputata in un acquitrino. Lo scenario oggi è completamente diverso: il sintetico drena alla perfezione l'acqua che è scesa copiosa per tutti i 90' e ha reso il pallone difficilissimo da gestire per i giocatori delle due squadre, poco abituati ai controlli difficili su un campo scivoloso. Alla fine è prevalsa la Juventina per 1-0, che partiva favorita per la posizione di classifica ma che non ha strappato applausi.
Nel primo tempo entrambe le squadre schierano contemporaneamente quattro o cinque elementi sulla mediana e così per far gioco si cerca qualche lancio lungo che non porta a limpide occasioni da rete.
La Juventina fa qualcosa di più ma conquista solo qualche corner sui quali la difesa triestina si arrangia e su qualche calcio da fermo che finisce fuori e non impensierisce Perusin.
Nella ripresa la partita è più vivace: la Juventina si gioca due cambi nell'intervallo e sblocca il punteggio con un colpo di testa di Antonutti al 9' su azione d'angolo. Troppo solo nella circostanza il centrocampista isontino. La reazione dei padroni di casa c'è. Al 20' Veronese scocca un gran tiro dalla distanza che impegna severamente Bon che respinge lateralmente su Sessou che però da posizione defilata non inquadra la porta. Poco più tardi ancora tiro da fuori, stavolta su calcio di punizione, del neoentrato Pecchi che colpisce un clamoroso incrocio dei pali. Che la fortuna non arrida agli uomini di Michelutti è evidente anche nel finale, quando sugli sviluppi di una mischia il pallone calciato da un giocatore di casa rimbalza sul braccio di un difensore della Juventina, con proteste in campo e sugli spalti. Per l'arbitro però non ci sono gli estremi del calcio di rigore.
Pippo Morea
Riproduzione riservata © Il Piccolo








