Alma da fantascienza De’ Longhi demolita
TRIESTE. Spettacolo doveva essere al PalaRubini, per il ritorno del derby del Triveneto, e spettacolo è stato. Grazie a un’Alma versione special e ai 5.660 sugli spalti che dopo aver tolto proprio a Treviso il record stagionale di spettatori per una singola partita, hanno reso il palasport un catino bollente dall’inizio alla fine. Ma francamente una protagonista non ha partecipato, forse la più annunciata: la capolista De’ Longhi. Che non ci ha mai messo una nota, ha sofferto da subito la grande intensità dei padroni di casa e non è mai stata in grado di giocare (e far giocare a Trieste) la partita che voleva. È finita così 82-66 per l’Alma, ma il punteggio è fin troppo benevolo per la De’ Longhi. Che è stata per gran parte della partita sotto di più di 20 punti, arrivando al -26 di inizio ripresa.
Ma se la De’ Longhi non è pervenuta è stato soprattutto per merito di un’Alma da incorniciare, che ha bissato la prova di sette giorni prima a Ferrara soprattutto a livello di maturità mentale. Anzi, forse per la prima volta ha giocato per davvero con la testa di una grande squadra. Se questo doveva essere un test di verifica sulla capacità dell’Alma di poter competere per i playoff beh, se li può giocare senz’altro. Senza Nelson, bloccato da uno stiramento, ha trovato in Pecile il suo lider maximo. Per gente come lui partite come queste sono un elisir di lunga vita e lui l’ha giocata da maestro. Così come incontenibile è stato l’atletismo di Parks e più in generale la fisicità dei lunghi di casa, che sono state le lame che hanno inciso, tagliato e annientato la capolista. Treviso aveva sofferto domenica scorsa l’aggressività di Bologna ed è stato su questa situazione che l’Alma ha costruito innanzitutto la sua partita. E tenendo per un tempo ritmi altissimi di gioco e controllando la partita per l’altro, ha dominato un match sulla carta quasi impossibile.
La partenza dell’Alma è al fulmicotone, prima che la De’ Longhi possa iniziare a capire, gli avversari hanno già piazzato tre bombe con Parks, Pecile e Landi. Dopo appena 2’40”, siamo già 13-2, Pillastrini deve già chiamare timeout per riaggiustare le cose nel suo quintetto. Con la nuova bomba di Bossi il vantaggio dell’Alma tocca il +13, 16-3. Pecile, Parks e Landi sono un rompicapo per la De’ Longhi, così come le accelerazioni che i padroni di casa sanno produrre. La conseguenza? Facile: 33-16 per l’Alma alla fine del primo quarto. Lo spicchio biancazzurro del PalaRubini guarda silenzioso e basito. La difesa dell’Alma è troppo per questa De’ Longhi floscia e sonnacchiosa. E così non solo non c’è alcun riavvicinamento agli avversari, ma pian piano l’emorragia di punti s’intensifica e i biancorossi si permettono anche di fare spettacolo per il pubblico, come ad esempio con l’alley hoop di Bossi per Air Parks, puntuale all’appuntamento volante con il pallone: 47-24 al 18’10 e 51-30 al ritorno negli spogliatoi per il riposo lungo. È soprattutto in difesa che si è fatta la differenza: l’intensità, gli aiuti, la solidità atletica sono qualità finora soltanto dell’Alma; Powell, Ancellotti, Rinaldi fanno una fatica boia ad avvicinare il ferro. E dal perimetro è solo Negri che cerca qualche iniziativa con costrutto.
Al ritorno in campo tutto resta immutato, perchè l’Alma dopo un’ulteriore accelerata che la porta presto sul +26, 58-32, abbassa un po’ i ritmi offensivi e si mette a controllare il match. La De’ Longhi riesce soltanto a ristabilire il -21 del primo tempo, ma non va oltre per 9 minuti. Soltanto negli ultimi secondi della frazione trova con Rinaldi un paio di imbucate da sotto e va a giocarsi l’ultimo quarto con “soli” 17 punti da recuperare, 64-47. Si aspetta la reazione della capolista, che adesso viene spinta dai tifosi. Ma è l’Alma che, se possibile, aumenta ancora l’aggressività difensiva, senza preoccuparsi troppo neanche del bonus falli. Così frustra qualsiasi tentativo di rimonta avversaria controllando la partita con sicurezza e serenità. E al momento giusto, la chiude con due bombe di Canavesi e Baldasso che a 3’ dalla fine riportano i biancorossi oltre i 20 punti di vantaggio.
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