Alma, il cuore non tradisce Rimessa la serie in parità

INVIATO A CASALE MOFERRATO. Missione compiuta, l’Alma ha cancellato la sconfitta di gara-1 e vincendo ieri sera per 81-75 ha rimesso in parità la serie con la Orsi Tortona. Un inizio da incubo, con i primi 5 minuti assolutamente da dimenticare, poi i biancorossi hanno iniziato a giocare la loro partita, alzando tono e intensità minuto dopo minuto. Dopo essere stati sotto di 14 punti all’inizio del secondo quarto hanno cambiato marcia in difesa e nel giro di 7 minuto hanno rimesso tutto in pari alla fine del primo tempo. Nel secondo hanno schiantato azione dopo azione i bianconeri e si sono presi meritatamente il match. Quel che avrebbero dovuto fare anche lunedì e che non avevano fatto.
I Leoni bianconeri partono più pimpanti, rapidi e intensi tanto avanti quanto dietro. Subito 9-2 e Dalmasson deve chiamare timeout e mettere dentro Baldasso e Landi per Nelson e Pipitone già dopo 3 minuti. Non cambia granchè, anzi Tortona allunga ancora e scavalla prestissimo il +10 arrivando al vantaggio massimo di 13 punti dopo 8’, 20-7 con l’appoggio di Brooks. Dalmasson come in gara-1 continua a ruotare vorticosamente gli uomini cercando la soluzione giusta che per adesso non c’è. Solo la prova di carattere di Pecile evita che i bianconeri dilaghino, ma Sunshine predica pressochè nel vuoto e il primo quarto se ne va in archivio sul 23-13, con la bomba di Prandin proprio sulla sirena che quantomeno annulla il gioco da 3 punti di Garri di qualche secondo prima. Tortona mena le danze e arriva fino al +14, 27-13, fin quando Dalmasson non opta per il quintetto basso e veloce. è la mossa che crea qualche problema all’Orsi, che improvvisamente si ferma permettendo il minibreak di 6-0 ai biancorossi che li riporta sotto i 10 punti di ritardo (19-27). Ma intanto già a metà del quarto il bonus se n’è volato via. Tortona non deve fare altro che servire Garri sotto il canestro e lui è una sentenza: fallo subito e tiri liberi, matematico. Entrano Pipitone e Nelson, improvvisamente l’Alma ha un risveglio: Tortona subisce i biancorossi che in meno di 2’ piazzano il 10-0 e tornano a -3, 33-36. Garri trova anche una bomba, ma non serve, la partita sta svoltando perchè finalmente l’Alma è tornata in se stessa: intensità difensiva animata soprattutto da “motoresemprevivo” Prandin, regia di grande intelligenza di Pecile e arriva il pareggio a 39 proprio sulla sirena con il 2/2 dalla lunetta di Bossi. Una partita è finita, dopo il riposo ne inizierà un’altra daccapo.
L’inizio del terzo quarto è una corrida, ma i falli penalizzano maggiormente l’Alma, che perde il bonus in nemmeno 3’ giocati. Però il match resta in equilibrio e si gioca punto a punto: 47-46 Orsi dopo 4’ di gioco. È una corrida ma l’Alma stavolta non si spaventa e accetta il duello. Anzi, si esalta, non arretra di un millimetro e si prende un piccolo vantaggio, 57-53 al 27’57” con i canestri di Baldasso e Parks. E la tripla di Prandin regala il massimo vantaggio a Trieste, 61-56, proprio alla fine del terzo parziale. Le due squadre sono cariche di falli, ma adesso Tortona non è più così lucida e intensa come all’inizio del match. L’Alma arriva a +6, 66-60, a 6’30” dalla sirena, sembra averne di più di Tortona che oltretutto adesso si sta caricando di falli in tutti i suoi uomini chiave. E adesso sbaglia parecchio anche in fase di tiro. Però Trieste non chiude la partita, anche se potrebbe. E tuto resta pericolosamente in gioco. Infatti esce Parks per 5 falli a 2’ dalla fine, si sbagliano un paio di palloni e Tortona arriva sul pareggio, 73-73 a 1’40” dalla fine. Ma subito Bossi appoggia da sotto, poi Nelson costringe Brooks al quinto fallo e segna 3 punti in proprio, ristabilendo le distanze: 78-73 per l’Alma a 37”4 dalla sirena finale. Tortgona non riesce piùa tenere trieste, deve rifugiarsi nel fallo sistematico e così Pecile e Nelson dalla lunetta sigillano il risultato, 81-75.
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