Alma, il nuovo obiettivo è Treviso

Il tecnico Dalmasson: «Domenica sarà una festa, godiamocela. Non faccio tabelle di marcia»
Di Matteo Contessa
Foto BRUNI 17.02.16 Basket Serie A2 Est : ALMA Trieste- CHIETI--PARKS
Foto BRUNI 17.02.16 Basket Serie A2 Est : ALMA Trieste- CHIETI--PARKS

TRIESTE. Certo che l’Emilia Romagna è terra di conquista per Trieste. Tre dei 4 viaggi in quella regione hanno premiato l’Alma (Ravenna, Bologna, Ferrara, solo a Imola ha perso) e se guardiamo il dato globale, i biancorossi hanno vinto 6 dei 7 confronti complessivamente giocati finora contro le emiliane-romagnole (doppiette con Bologna e Ferrara, l’andata contro Imola e Ravenna con quest’ultima che deve ancora venire al PalaRubini). Con la vittoria a Ferrara, qualcosa cambia... «Cambia che il primo obiettivo, il più importante, è stato raggiunto a febbraio - concede coach Dalmasson -. Non era semplice, è un riconoscimento al lavoro di tutti, non era semplice con le premesse della scorsa estate». Adesso, però, il coach non può più esimersi dal trovare nuovi obiettivi per motivare la squadra. «Domenica sera, a fine partita, ho consigliato ai miei giocatori di conservare tutta la positività e l’energia della vittoria con la Bondi per arrivare a vivere la partita di domenica prossima contro Treviso come una gran festa per noi, per la città e per tutti i tifosi che ci seguono. Vorrei che i ragazzi si godessero questa partita come una festa, è il premio più bello che ci potessimo regalare. Il prossimo obiettivo è questo».

Il tecnico cerca sempre di tenere al riparo i suoi ragazzi da richieste troppo “esose”, che potrebbero minarne la serenità e quindi la leggerezza, però neanche lui può più fare finta di non accorgersi di essere in piena zona playoff... Un escamotage per dare un colpo al cerchio e uno alla botte dovrà pur trovarlo... «Nella storia della partita di domenica prossima ci sarà già l’obiettivo successivo, quello che tutti a Trieste chiedono. Il mio pensiero sul futuro, in questo momento, si ferma al match contro Treviso, per il resto non ho fatto calcoli nè voglio farli. del resto con una squadra come questa è inutile perdersi in tabelle. Sicuramente confidiamo di continuare a correre e tenere alto il nostro rendimento. Ogni domenica riserverà sorprese da qui alla fine e siccome molte squadre devono ancora raggiungere i propri obiettivi, è difficile fare tabelle di marcia. Penso, però, che per una squadra che vuole raggiungere l’ottavo posto, avere in equilibrio la media inglese può bastare. Noi da domenica abbiamo un saldo positivo».

Certo che con due americani come quelli visti a Ferrara, nulla è impossibile. Soprattuto Parks, che da quando è arrivato Nelson ha migliorato in maniera esponenziale le sue prestazioni. C’è un nesso in tutto ciò? «In parte. Il miglioramento di Jordan era evidente già prima dell’arrivo di Roberto - ribatte Dalmasson -, è l’incasso di tutto ciò che sta facendo dall’inizio stagione. Ha sempre lavorato duro, sta dimostrando di avere acquisito un bagaglio tecnico rilevante, aggiungendo qualità come tiro, passaggio, palleggio a quelle già rilevanti con le quali è arrivato qui. Poi è vero, Nelson rispetto a Zahariev passa meglio e di più la palla, Parks è il più pronto vicino al canestro e sa sfruttare questi passaggi per metterli a frutto. E parzialmente incide il fatto di avere vicino un connazionale, lui e Roberto sono quasi coetanei e hanno argomenti di discussione comuni. Così qualche momento più sereno lo vivono anche fuori dallo spogliatoio». Quest’amicizia naturale sta aiutando anche lo stesso Nelson a inserirsi più velocemente? «Roberto deve lavorare, è ancora indietro e il suo inserimento non si è concluso a Ferrara. Certo, è molto diverso da Zahariev, è uno al quale ogni tanto devi lasciare la palla per fare qualche sua giocata, ma alla squadra serviva come l’aria proprio uno con queste caratteristiche. E poi la capacità di passaggio e di dare assist ha dato la doppia dimensione al nostro gioco, che con Zahariev non c’era».

@mcontessa1

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