Ardita, una sconfitta che comunque esalta lo spogliatoio biancoblù
GORIZIA. Perdere, nello sport e non solo, fa sempre male. Perdere per un colpo di sfortuna (o di fortuna, a seconda dei punti di vista...), per un autentico episodio, è ancora peggio. Tanto che, in una situazione diversa, la sconfitta di domenica in casa Ardita avrebbe avuto il sapore di un colpo da ko, un'amarezza troppo grande da digerire.
In una situazione diversa, appunto. E invece questa volta il 66-67 patito sul parquet dell'Ugg per mano dell'Orange 1 Bassano, non la formazione più irresistibile del girone veneto friulano della Serie C Gold, regala persino qualche sorriso. Per come è arrivato, visto che un'Ardita in emergenza assoluta (con cinque senior fuori tra squalifiche, infortuni e malattie e un roster ridottosi a un immenso Marceti› e un grande Polvi coadiuvati dai giovanissimi leoni Bressan, Cipolla, Buso e De Caro) ha tenuto testa agli avversari e avrebbe addirittura portato a casa una vittoria clamorosa e meritata, se all'ultimo secondo il tiro della disperazione scoccato da Maiello, da metà campo, non avesse regalato ai veneti il canestro del sorpasso. E allora tra i biancoblù di Busolini c'è la consapevolezza di aver giocato una partita eccezionale, di aver superato i limiti del gruppo e di aver dimostrato tutto l'orgoglio della squadra. Ricordare tutto questo sarà prezioso per il resto della stagione, perché farà capire ai giocatori dell'Ardita che nessuna impresa è loro preclusa a priori.
«Bisogna dirlo: soltanto una grande botta di fortuna ha permesso a Bassano di battere un'Ardita di cui dobbiamo andare realmente orgogliosi – commenta coach Busolini, sicuramente dispiaciuto per la beffa, ma al tempo stesso pienamente soddisfatto di quanto offerto dai suoi ragazzi -. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto alla perfezione, sfiorando quella che poteva essere l'impresa del decennio. E non me ne voglia nessuno, ma sfido chiunque a trovare negli annali delle serie minori una sfida così impari tra due formazioni».
Il coach poi analizza nel dettaglio quanto i biancoblù hanno fatto in campo: «Marceti› ha menato le danze in attacco, ed è stato commovente nel contenere il gigante Kushchev in difesa – dice Busolini -. Polvi ha segnato da tre ed è stato presente su tutti i palloni, e i quattro under ci hanno messo di tutto e di più per colmare le distanze tecniche e fisiche contro i loro pari ruolo. A tutti loro dico bravi, bravi e ancora bravi: non sono arrivati i due punti ma forse è scattato qualcosa in termini di fiducia nella testa dei miei giovani giocatori, che in futuro potrebbe farci fare un ulteriore salto di qualità».
Proprio questo è l'auspicio di tutto l'ambiente, anche perché adesso, dopo tre sconfitte consecutive, l'Ardita deve guardarsi alle spalle e difendere il piazzamento play off conquistato sin qui con tanto sudore e merito. Domenica è in programma la trasferta contro la Guerriero Padova, ed un successo (che replicherebbe quello per 80-72 dell'andata) sarebbe fondamentale per riprendere la corsa. Torneranno alcuni degli assenti (Nanut ha esaurito la squalifica), ma servirà lo stesso spirito indomabile dell'ultima Ardita incerottata.
Marco Bisiach
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