Argentina e Germania vogliono chiudere i conti
Un Messi in più nel motore per superare di slancio l’ostacolo Iran e mettere il prima possibile in cassaforte il passaggio agli ottavi. La vittoria sulla Bosnia nel match d’esordio non è stata particolarmente brillante, ma l’Agentina torna in campo con un Leo Messi rigenerato dalla rete messa a segno nel match al Maracana. Quello con l’Iran è sulla carta il match più semplice del cirone F, ma la squadra del ct Alejandro Sabella non può permettersi di sottovalutare l’impegno in programma al Mineirao di Belo Horizonte. Dal punto di vista tattico, sembra scontato che l’Albiceleste abbandonerà il 5-3-2 troppo difensivo visto nel primo tempo contro la Bosnia: l’Argentina dovrà giocare “in verticale”, cercando la profondità offensiva, come suggerito proprio da Messi. Via libera dunque all’impronta offensiva di quel 4-3-3, con Higuain e Aguero nel tridente con la Pulce. Sabella lo ha provato a lungo nell’allenamento di giovedì. La formazione anti-Iran sembra fatta, a parte un piccolo dubbio Romero-Andujar per il ruolo di portiere.
Nell’altra sfida del gruppo F è vietato sbagliare: a Cuaiba tra Nigeria e Bosnia c’è in palio il secondo posto dietro all’Argentina. Il dentro o fuori vedrà gli africani, che hanno ottenuto solo un pari all’esordio con l'Iran, costretti a vincere per poi potersi giocare la qualificazione all'ultima giornata contro l’Argentina. Stesso discorso per la Bosnia che dopo il ko con Messi e compagni non può permettersi altri passi falsi se vuole prolungare il sogno della prima partecipazione ad un Mondiale. La selezione balcanica del ct Susic darà spazio al tridente offensivo formato da Pjanic, Misimovic e Lulic alle spalle di Dzeko, con il 4-2-3-1 che ha come perni davanti alla difesa Besic e Medunjanin.
La terza sfida di oggi, valida per il gruppo G, mette di fronte Germania e Ghana. Il fantastico esordio con il Portogallo, schiantato con un poker di reti, non lascia troppe speranze agli africani, che hanno invece inaugurato il Mondiale con una sconfitta per 2–1 con la non irresistibile nazionale degli Stati Uniti. A Fortaleza, la Germania ha tutta l’intenzione di dare una nuova dimostrazione di forza contro il Ghana, che tra l’altro sembra avere acque agitate nello spogliatoio. Tra i più “caldi”, ma non è una sorpresa, Kevin Prince Boateng, che quattro anni dopo Sudafrica 2010 si troverà nuovamente di fronte il fratellastro Jerome.
Ieri il tedesco Mario Gotze è tornato sulla gara giocata lunedì a Salvador e ha iniziato a ragionare in prospettiva. «Era importante per noi prendere questi tre punti contro il Portogallo e iniziare bene il Mondiale – ha detto il giocatore del Bayern –. La nostra prestazione non deve essere sottovalutata. Il Ghana? Non sarà facile: loro hanno bisogno dei tre punti. Sarà una partita molto dura, ma siamo fiduciosi».
Gotze ha poi parlato delle condizioni climatiche nelle quali si sta svolgendo la coppa del mondo. «In queste condizioni è importante giocare in modo razionale – ha avvertito –. Bisogna rimanere concentrati il più possibile e provare a giocare comunque il nostro calcio. È davvero importante coprire bene ogni zona del campo e saper scegliere il momento giusto per andare avanti. Ognuno di noi in questa Nazionale sa cosa fare in campo».
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