Bordin: «Ho sempre creduto di potercela fare»

«Abbiamo sofferto nel finale perché non siamo riusciti a chiudere la partita con Cuppone»
Foto Bruni Trieste 22.05.16 Calcio Triestina-salvezza raggiunta spareggio paly-out.mister Bordin a fine partita
Foto Bruni Trieste 22.05.16 Calcio Triestina-salvezza raggiunta spareggio paly-out.mister Bordin a fine partita

TRIESTE. Dopo cinque minuti di partita si era già tolto la giacca. Ma non era solo per il caldo, era anche la tensione che stava montando inesorabile.

Tanto che mister Roberto Bordin è stato poi altri 20 minuti con il fratino verde in mano prima di indossarlo sopra la camicia bianca.

E poi urla, arrabbiature, consigli, indicazioni e incitamenti ai giocatori.

Alla fine ha vinto anche lui: Bordin è stato infatti l'ultimo di una lunga serie di allenatori sulla panchina della Triestina in questa stagione, ma è quello che alla fine ha ottenuto la salvezza e portato a termine il compito.

«Io ci ho creduto sempre - dice il tecnico -. innanzitutto perché credevo nei miei giocatori, e poi credevo nella forza di una società importante che vuole fare le cose per bene, in Milanese, nel presidente che ci ha dato tanto quando è venuto. Ma soprattutto i ragazzi ci hanno creduto anche in tempi più difficili che hanno vissuto, ancora prima che arrivassi io. La fiducia me l'hanno data i giocatori stessi, che non hanno mai mollato».

Bordin ci tiene a soffermarsi ancora sui giocatori, dando il giusto tributo a chi ne ha passate davvero tante in questa stagione.

«È davvero da premiare il percorso di questi ragazzi, anche per quello che hanno passato in questi mesi: è il giusto premio a loro che ci hanno messo tanto di loro in questa salvezza, e un grande grazie a Biasin che ha salvato tutti». Bordin passa poi ad analizzare la partita e il pareggio con la Liventina.

«Abbiamo sofferto solo alla fine. Dopo il rigore loro sbagliato la partita si era messa in una certa maniera favorevole per noi, quel gol finale però ha caricato la Liventina e gli ultimi minuti sono stati lunghissimi. Però i ragazzi non hanno mollato fino alla fine e hanno portato a casa il pareggio salvezza. Per il resto la meritavamo nettamente noi. Avevo detto in settimana che saremmo andati per giocare la partita, infatti non siamo andati per difendere il pareggio e così è stato. Abbiamo cercato di vincere, abbiamo avuto occasioni incredibili tra traverse, salvataggi sulla riga o quelle azioni con Cuppone davanti al portiere, anche per chiuderla sul 2-0».

Bordin ammette di essere rimasto sorpreso dal fatto che Marco Vianello sia partito dalla panchina: «Sì, non ce l'aspettavamo, perché è il loro bomber che ha fatto 17 reti, è un giocatore che vede la porta, bravo nei tagli, molto pericoloso. Però Vianello o no, noi abbiamo cercato sempre di fare la nostra partita. E questo era il concetto che avevo chiesto ai ragazzi».

Sul suo futuro, invece, il tecnico ancora non si sbilancia: «Il mio futuro? Ancora non lo so, è prematuro parlarne. Fatemi prima riprendere da questi due mesi e mezzo incredibili. Ora pensiamo solo a goderci questa salvezza, importante per la società e i giocatori . Poi ci troveremo assieme alla società con calma per parlare del futuro». (a.r.)

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