Brunel: «Abbiamo pagato infortuni e pressione Parisse: deluso, non ci sto
ROMA. «Gestione della pressione». La sconfitta dell’Italia, secondo il ct azzurro Jacques Brunel, passa da queste tre parole. «Il nostro problema è stato questo, unito al fatto che abbiamo perso quattro uomini per noi importanti già nel primo tempo. In particolare l’uscita di Fuser e Zanni, uomini di peso, ci ha penalizzato nella battaglia dei punti d’incontro». «Siamo stati spettacolari nei punti d’incontro e nella pressione», conferma Eddie Jones, allenatore degli inglesi.
«Perché l’Inghilterra – prosegue l’analisi di Brunel – gioca semplice, possesso, territorio, e sempre mettere in avanzamento la squadra. Lo sapevamo, ci eravamo preparati, ma se perdi quattro titolari alla fine del primo tempo (Fuser e Zanni, come detto, ma anche Garcia e Gega) poi non hai ricambi freschi quando servono. Dovevamo reggere quando eravamo sotto pressione nella nostra metà campo e cercare di tornare nella loro. Nel primo tempo ci eravamo riusciti. Non so con giocatori diversi come sarebbe andata».
Qualcuno cerca di tirare il capitano azzurro Sergio Parisse in una polemica contro l’arbitro. C’era un giallo per placcaggio in volo a McLean e uno per il colpo dato da Hartley proprio a Parisse. «Quando prendi 40 punti parlare dell’arbitro è ridicolo. Io poi non ho l’abitudine di farlo mai. Certi falli certe volte sono puniti con il cartellino giallo, altre volte no. Solo questo posso dire, criticare l’arbitro è il mestiere dei giornalisti. La verità è che sono molto deluso perché abbiamo preso 40 punti dagli inglesi e io non ci sto, e non ci sta nemmeno la squadra».
Con la Francia l’Italia è restata nel match per 80 minuti, qui invece gli azzurri hanno retto per 50, poi ci sono stati errori individuali che ci hanno penalizzato. «È vero – dice Parisse – la settimana scorsa ce la siamo giocata fino alla fine oggi no. Occorrerà ripartire dagli errori individuali per crescere e affrontare la partita con la Scozia nel migliore dei modi. È un match importantissimo che dobbiamo vincere perché poi Irlanda e Galles le incontriamo in trasferta. Continueremo a lavorare come abbiamo fatto fino a oggi, ma con maggiore determinazione. Sappiamo di essere una squadra capace di una prestazione importante, ma anche purtroppo di cadere in prestazioni come quella di oggi».
Brunel è visibilmente amareggiato. Ma non si nasconde dietro gli infortuni, non cerca scuse. «L’Inghilterra ha vinto segnando 40 punti, noi avevamo l’ambizione di essere competitivi, invece non lo siamo stati, per esempio nel gioco al piede o in quel contrattacco».
Il ct non dice esplicitamente che si riferisce alla rimessa veloce di Canna con passaggio a Bellini, scarico su Sarto e passaggio spaventoso su McLean che favorisce l’intercetto di Joseph che rompe l’incontro. Ma si capisce dalla frase successiva: «I giovani devono imparare a gestire questo tipo di situazioni».
«L’intercetto è stato importante per la testa. La partita di oggi si è giocata su un episodio decisivo a livello mentale, ci sono alcuni che reagiscono in un modo altri in un altro», dice capitan Parisse. Ma poi si affretta a trovare una sorta di giustificazione: «Il rugby è bello anche perché si può improvvisare».
Ancora Brunel: «Ci aspettavamo una partita fisica, loro hanno saputo sfruttare meglio di noi alcuni turnover, noi i nostri non li abbiamo sfruttati bene. L’Inghilterra ha tre quarti molto veloci e per loro giocare in avanzamento è stato più facile».
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