Caccia alle gazzelle keniane nella “CorriGrado”

Kipsang Chumba e Kiprotich Rugut se la vedranno stasera in primis con Pertile e Salami

TRIESTE. Questa sera l’Isola d’oro ritorna a essere il baricentro dell’atletica nazionale, grazie alla terza edizione della CorriGrado, la manifestazione organizzata dalla società triestina Promorun, che da quest’anno è stata inserita dalla Fidal nel circuito delle gare nazionali di corsa su strada. Lo starter darà il via alla competizione alle 19, quando la pattuglia di top runner lascerà la partenza di piazza Belvedere, sulla strada lagunare, per raggiungere il traguardo della centralissima piazza Biagio Marin, al termine di un percorso di 8 chilometri particolarmente suggestivo.

Alle spalle dei professionisti, si confronteranno sul tracciato le diverse centinaia di atleti amatori che hanno già aderito alla kermesse podistica. Oltre alla corsa competitiva, prenderà il via anche una marcia a passo libero Family di 6 chilometri. La vittoria finale della 8 chilometri sarà un affare fra gli italiani Ruggero Pertile, Marco Najbe Salami e le gazzelle keniane Bernard Kipsang Chumba e Mathew Kiprotich Rugut. Fra le donne, invece, non dovrebbe trovare grandi avversarie l’emiliana dell’Esercito Elisa Cusma, fra le migliori specialiste italiane negli 800 e nei 1500 metri.

Nata nel 2012 grazie alla volontà del sindaco di Grado Edoardo Maricchio, la CorriGrado si propone di valorizzare ulteriormente un territorio a vocaziona turistica come quello lagunare, attraverso l’organizzazione di un evento sportivo che riesca ad attrarre sia gli atleti d'elite, sia i semplici amanti di questa disciplina sportiva. L’organizzazione tecnica è stata affidata alla Promorun di Michele Gamba, che ha esportato il modello della CorriTrieste e che, nell’occasione della trasferta lagunare, verrà coadiuvato dal Gorizia Triathlon.

L’edizione dello scorso anno, vinta da Peter Bii, è stata dominata dagli atleti keniani, che hanno preceduto al traguardo Pertile e Salami, rispettivamente quinto e sesto. Toccherà a loro due, anche quest’anno, dettare il ritmo della corsa, per non rischiare nuovamente di rimanere fuori dal podio.

Luca Saviano

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