Cavaliero: «Trieste è una piazza top»

TRIESTE. Spettatore d'eccezione domenica al palaTrieste. A tifare per l'Alma e per l'amico Andrea Pecile, direttamente da Varese, Daniele Cavaliero che ha approfittato della lunga trasferta della sua Metis a Sassari per tornare nel palazzo che lo ha visto esordire ed affermarsi nel basket di vertice. E' fermo dallo scorso 3 gennaio, complice il trauma alla spalla. Una palla vagante a metà campo, il tuffo generoso per recuperarla il colpo durissimo e il lungo stop. «Mi hanno ridotto la lussazione già negli spogliatoi- racconta Daniele - poi la visita specialistica ha scongiurato un pericolo operazione. Ho iniziato un lungo lavoro di riabilitazione che, se tutto andrà bene, potrebbe riportarmi in campo in due-tre settimane». Grazie ai due giorni di pausa concessigli dal preparatore atletico è tornato a casa per passare un week-end in famiglia. Approfittandone per tornare a vedere giocare la "sua Trieste". «Devo dire che grazie alle chiacchierate con il mio amico Pecile- racconta Cavaliero- di quest'Alma so veramente tante cose. Penso sia una squadra meno talentuosa di quella dell'altro anno che con la presenza di Andrea ha trovato una maggior quadratura. Difensivamente, lo si è visto chiaramente nella partita contro Recanati, quando alza l'intensità e aumenta la pressione sulla palla è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversaria. Certo, può pagare il fatto di entrare troppo presto nel bonus ma è un rischio che deve mettere in conto. In attacco con l'arrivo di Nelson ha trovato quel pizzico di estemporaneità che le mancava». Una squadra che punta sui giovani e che, grazie alla loro maturazione, anche quest'anno, sembra in grado di inseguire l'obiettivo play-off. «Sono orgoglioso della filosofia che Trieste sta portando avanti nelle ultime stagioni- sottolinea - L'idea di creare delle basi solide puntando su giovani che abbiano voglia di mettersi alla prova in un campionato di livello com'è questa serie A2 è quella giusta. Arrivare anche quest'anno ai play-off sarebbe una grande vittoria perchè confermerebbe una volta di più che si sta lavorando nella direzione giusta. In questo senso la vittoria di domenica contro Recanati è stata fondamentale». E a proposito di futuro, i tifosi sperano di poter riportare a casa, dopo Pecile, anche Cavaliero. «Ho 32 anni- conclude Daniele- e ancora tantissimi sogni da inseguire. Mi piacerebbe rincorrerli fino a quando ne avrò la possibilità. Certo, non escludo che concludere la carriera a casa mia possa essere uno di questi sogni. Domenica ho visto una cornice splendida attorno alla squadra, e ho avuto l'ennesima conferma che in Italia, come cultura cestistica e come impianti, nel panorama nazionale Trieste non è davvero seconda a nessuno».
Lorenzo Gatto
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