C’è il Toro, il Milan lancia l’operazione terzo posto

MILANO. Tutti uniti per raggiungere l'obiettivo terzo posto. A sei giorni di distanza dall'ultima visita per il trentennale, il presidente Berlusconi torna ancora a Milanello per caricare la squadra in vista della sfida di questa sera (20.45) contro il Torino.
Anche Mihajlovic chiede massima concentrazione: «Se qualcuno pensa che sarà facile meglio che resti a Milanello. Il Torino ha un gioco veloce e Ventura è un allenatore che stimo molto. Dobbiamo cercare di vincere perché nelle prossime tre partite si deciderà la nostra stagione - avverte il serbo -: non dobbiamo lasciare punti per strada come all'andata, abbiamo tutte le qualità per vincere e avvicinarci al terzo posto. Quelle davanti non hanno nulla più di noi. Non dobbiamo ripetere gli errori del girone di andata contro le piccole».
Una partita fondamentale nel fine settimana in cui si giocano anche partite di cartello come Juventus-Inter e Napoli-Fiorentina. Scontri diretti che permetterebbero al Milan, in caso di vittoria contro il Torino, di accorciare le distanze dalla Champions. «Qualsiasi cosa succede non è un problema mio - taglia corto Mihajlovic - a me interessa che vinciamo noi».
Il pari di lunedì sera al San Paolo ha caricato l'ambiente. Berlusconi in settimana ha chiesto terzo posto e Coppa Italia. Le prossime partite saranno dunque cruciali per soddisfare le ambizioni del presidente. Mihajlovic spera nella conferma anche per la prossima stagione, i giocatori lo appoggiano e il girone di ritorno gli sta dando ragione. «Ogni allenatore ha il suo metodo - spiega - io l'ho cambiato soprattutto a livello di intensità. Quando i giocatori si sono abituati le cose sono migliorate. Dopo il ko dell'andata contro il Napoli, in molti dicevano che saremmo crollati. Io invece sono stato sempre positivo, anch'io pensavo di risolvere prima i problemi, ma ero convinto che saremmo risaliti».
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