Con i bimbi e gli ultras il Rocco rivive

TRIESTE. Gli ultras erano tornati allo stadio contro l’Ufm. Un rientro gradito che non ha portato bene.
E neanche ieri, nonostante l’impegno e la coreografia, la squadra ha reagito come ci si poteva attendere nonostante la struttura tecnica e societaria del Venezia.
La curva Furlan ha però ritrovato sull’altra sponda un centinaio di antagonisti arrivati al Rocco dalla Serenissima.
Cori e sfottò come non si sentivano da anni da queste parti (non sempre eleganti).
Prima della partita Mario Biasin, scortato da Milanese e dal figlio, hanno riservato un omaggio alla Curva.
I club hanno consegnato una targa al nuovo presidente. L’uomo che ha salvato la Triestina dalla deriva del fallimento.
L’immagine che però resterà impressa è quella dei bambini di alcune società nostrane che hanno sfilato prima della partita.
Qualche centinaio di ragazzini che sognano un giorno di calcare l’erba del Rocco. Poi si sono accomodati in tribuna. Una nuoca esperienza per loro anche se poi lo spettacolo offerto dal campo non lo ricorderanno.
L’iniziativa comunque resterà nella memoria dei triestini e soprtattutto si spera che con l’era di Mario Biasin possa continuare.
Nonostante le giornata di bel tempo e con diecimila persone impegnate nella Bavisela l’afflusso del pubblico al Rocco è stato buono (almeno 2.500 spettatori).
Un afflusso impensabile fino a un mese fa nonostante la società fosse stata sfilata dalle mani di Pontrelli e affidate a quelle di Vernì.
È un patrimonio sul quale il matrimonio triestino-australiano può far conto. Sperando che i risultati della squadra non deprimano di nuovo l’ambiente.
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