Cosolini: «Sullo stadio ok al piano ma serve un incontro con il club»

TRIESTE. Roberto Cosolini convoca urgentemente Hamdi Mehmeti e Pierre Mbock: ieri il sindaco di Trieste, dopo un colloquio con l’avvocato Lunder, legale della società alabardata, per affrontare la questione dell’utilizzo dello stadio Rocco, ha scritto al presidente e all’amministratore delegato della Triestina chiedendo un’immediata disponibilità per un incontro da tenersi già oggi in Municipio. Una richiesta che ha tutti i crismi dell’urgenza, quasi un ultimatum, perché Cosolini ha voluto farsi interprete della fortissima preoccupazione presente ormai in città, nell'opinione pubblica e tra tutti i tifosi sulla situazione della società alabardata. Una preoccupazione fondata considerato che, a pochi giorni dalle varie scadenze previste, regna ancora una grande incertezza circa il rispetto degli adempimenti necessari all’iscrizione al prossimo campionato di serie D. «Mancano ormai pochissimi giorni – ha detto infatti il sindaco - e quindi gli impegni generici e gli annunci non sono più sufficienti. Servono fatti certi che tutta la Trieste sportiva, giustamente, attende». Oltre ai 50mila euro che servono per gli adempimenti all’iscrizione, infatti, occorrono anche le liberatorie dei giocatori, il che significa aver saldato tutti i pregressi della passata stagione, che comprendono anche i due staff tecnici che si sono succeduti sulla panchina alabardata. Vista la criticità della situazione e l’urgenza dell’incontro chiesto da Cosolini, è passata quasi in secondo piano la questione per l’utilizzo dello stadio Rocco, che comunque rappresenta un altro tassello necessario per l’iscrizione. Ma su questo fronte, il Comune ha dimostrato tutta la più buona volontà di trovare una soluzione. Nell’incontro fra il sindaco, accompagnato dal dirigente del Servizio Sport del Comune Adriano Dugulin, e il legale della società alabardata, è stata infatti definita un’ipotesi d’intesa che, nel pieno rispetto delle procedure, va incontro in maniera molto significativa alle esigenze espresse dalla Triestina. «Non esiste più una questione stadio se la società, nel suo interesse, dà seguito rapidamente ai punti che abbiamo concordato con il suo legale», ha dichiarato al termine lo stesso Cosolini.(a.r.)