Da 15 punti a 23, Picasso sfrutta l’effetto Nelson

TRIESTE. Da quindici punti di media a ventitrè. Solamente una coincidenza? Forse. Ma è questo il rendimento di Jordan Parks nelle ultime sei partite. Un dettaglio che coincide con l’arrivo di Roberto Nelson.

Intendiamoci, se “Picasso” è attualmente uno dei migliori stranierri dell’A2 è in buona parte farina del suo sacco e del lavoro in palestra con lo staff biancorosso ma è evidente che con l’innesto di Nelson (peraltro eccellente passatore) sono ulteriormente migliorate le condizioni ambientali per un ragazzo di 22 anni alla prima esperienza lontano dagli States.

Parks, inoltre, ha ormai capito la pallacanestro che si gioca - e si fischia - in Italia, lo scotto del noviziato è stato ampiamente superato. Ha chiuso in doppia doppia (punti+rimbalzi) undici partite. Lo ha fatto cinque volte negli ultimi sei incontri.

Nelle ultime settimane, inoltre, è emerso un altro fattore. Sta crescendo il rendimento di Pipitone e questo alleggerisce la pressione sugli altri lunghi. Finchè l’ex ferrarese era abbonato a cinque falli in pochi minuti e un amen, il peso ricadeva pressochè interamente sulle spalle di Parks e Landi e guai se uno dei due ciccava la partita. Grazie ai progressi di Pipitone, sbloccatosi dopo la convocazione all’All Star Game che evidentemente gli ha ridato morale, la coperta è meno corta. I numeri di Pipitone in realtà sono cambiati in modo impercettibile ma è l’atteggiamento in campo a essere diverso.

Parks può anche concedersi sortite dal perimetro, approfondendo un discorso già tracciato la scorsa estate, quando Dalmasson lo esortava a provarci anche da tre. In prospettiva, del resto, “Picasso” dovrà sempre più allontanarsi dal canestro per diventare un’ala davvero eclettica. Sta ampliando il repertorio tecnico, non è più solo uno straordinario atleta. E l’Alma, che lo ha bloccato anche per il prossimo campionato, sa di avere tra le mani un giocatore esplosivo con ancora molto potenziale da sfruttare.

@degrax