De Laurentiis: «Mazzari? Decida lui Cavani ha una clausola da rispettare»

NAPOLI. Mazzarri, Cavani, De Laurentiis... Il trio è sempre lo stesso ed anche la musica non cambia. Per avere notizie è necessario attendere. Il tecnico non deflette, non si sposta di un millimetro....
© Filippo Alfero / Sync.Juventus vs Napoli - Serie A 2010 / 2011.Torino, 22/05/2011.sport calcio.Nella foto: Aurelio De Laurentiis in tribuna
© Filippo Alfero / Sync.Juventus vs Napoli - Serie A 2010 / 2011.Torino, 22/05/2011.sport calcio.Nella foto: Aurelio De Laurentiis in tribuna

NAPOLI. Mazzarri, Cavani, De Laurentiis... Il trio è sempre lo stesso ed anche la musica non cambia. Per avere notizie è necessario attendere. Il tecnico non deflette, non si sposta di un millimetro. Martedì, salvo sorprese che nel mondo del calcio possono sempre fare irruzione sulla scena, i due si incontreranno e si alzeranno i veli. Anche se il destino del tecnico livornese lontano da Napoli sembra essere ormai segnato. Più lunghi sono sicuramente i tempi che riguardano la soluzione del caso-Cavani. Per il momento nessuno si è fatto avanti. Non ha dato notizie nuove, però, ha fatto chiaramente intendere come la pensa sul futuro del Napoli nel suo complesso e su quello di Mazzarri e Cavani in particolare. «Mazzarri? Deve decidere lui» - ha spiegato De Laurentiis. «Faccio un discorso - ha aggiunto - che vale per i giocatori e gli allenatori. Ci sono certi giocatori che sono giocatori del Napoli, perchè amano Napoli e ce l’hanno nel DNA, per questo motivo te li tieni fino alla fine. Ma ci sono anche dei giocatori che non gliene frega niente del Napoli». Non meno chiaro il suo intervento su Cavani, in risposta ad una domanda se accetterebbe altri calciatori a parziale conguaglio della clausola rescissoria. «Se è un giocatore gagliardo - ha detto il presidente - lo calcoliamo, altrimenti non se ne fa nulla». «Cavani - ha concluso - ha una clausola rescissoria: se viene qualcuno che paga la clausola e la destinazione sta bene al calciatore non possiamo dire di no, perchè i contratti sono contratti, noi siamo persone perbene e li rispettiamo». Ai tifosi che chiedevano a gran voce lo scudetto il presidente ha risposto: «Buoni con lo scudetto, fino a 9 anni fa la società era fallita...». «Io sono fiero di essere arrivato secondo - ha ancora detto - così come sono stato fiero di essere arrivato terzo, così come sono fiero di aver detto che nei primi dieci anni, che non sono ancora finiti, avremmo fatto cose grandi e le abbiamo fatte. Quest’anno cerchiamo di vedere come si fa la semina giusta per fare i prossimi 5 anni da gran cazzuti. Quando il Napoli tornò in serie A nella classifica dei club era al 523 posto. Poi siamo arrivati al 40 posto ed oggi siamo la 13.ma squadra del mondo».

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