Denver e Carolina, sfida da sogno

Alle 00,30 la leggenda Manning contro il sorriso di Superman Newton nell’evento più atteso
Di Alessandro Taraschi

Le nozze d’oro dell’evento sportivo più seguito al mondo. Il Super Bowl questa notte a mezzanotte e mezza (ora italiana, diretta Fox Sports e Mediaset Premium, differita lunedì sera su Italia 2) spegne 50 candeline con la sfida tra Carolina Panthers e Denver Broncos. Un traguardo importante per la Nfl, la lega statunitense di football americano, che prosegue nella sua immensa espansione e si conferma una macchina da ascolti tv (tutti del Super Bowl i record di telespettatori) e una fabbrica di dollari. Basti il solito esempio del costo degli spot durante il match di stasera: 5 milioni di dollari per una pubblicità di 30 secondi. Soldi che finiscono nelle casse della Cbs, che poi li riversa in quelle della Nfl sotto forma di diritti televisivi insieme agli altri grandi network.

Perché una lega funzioni così bene però serve che lo spettacolo in campo sia all’altezza. E la spettacolarità del football rimane il motore che tutto muove, insieme a una stagione centellinata da settembre a inizio febbraio e a un marketing fuori categoria. Nell’evento perfetto per eccellenza, stanotte a Santa Clara, in California, nel Levi’s Stadium casa dei San Franscisco 49ers, si incroceranno Panthers e Broncos. Due squadre immediatamente identificabili con i loro quarterback: Peyton Manning (Denver) e Cam Newton (Carolina). Due giocatori opposti. Da una parte il venerabile maestro dei Broncos che medita il ritiro dopo questi sessanta minuti. Il “professor” Manning, 39enne detentore di una caterva di record della categoria, al suo quarto Super Bowl (uno vinto con gli Indianapolis Colts) è tra le leggende del football americano. Genio assoluto di questo sport.

Dall’altra il superatleta di Carolina Cam Newton, quarterback del nuovo millennio se ce n’è uno, 26enne dal sorriso contagioso che fa arrabbiare i rivali per i festeggiamenti giocosi dopo i touchdown e che si sciroppa multe su multe perché continua a regalare ai bambini i palloni con cui segna. Abilissimo oltreché nel lanciare anche nel correre con la palla in prima persona. Uno scontro generazionale come mai se n’erano visti (i 13 anni di differenza tra i due quarterback sono un record).

Non sarà però una partita facile da digerire per gli spettatori meno istruiti al football americano. A farla da padrone infatti dovrebbero essere le difese, entrambe stratosferiche. Denver statisticamente è stata la migliore in assoluto in questa stagione ed è capace di mettere in difficoltà i quarterback avversari sia pressandoli grazie alla linea difensiva e ai linebacker (su tutti Von Miller e DeMarcus Ware) sia cancellando loro i bersagli con gli ottimo defensive back che si ritrova. Per accedere al Super Bowl hanno messo le briglie a due fenomeni come Ben Roethlisberger (Pittsburgh Steelers battuti 23-16) e Tom Brady (New England Patriots sconfitti 20-18 in una gara epica).

Non meno efficace è la difesa di Carolina, ricca di talento a partire dai due linebacker Luke Kuechly e Thomas Davis, con quest’ultimo che sarà in campo nonostante un braccio fratturato, e il cornerback Josh Norman, quest’anno in grado di annullare i migliori ricevitori della lega che ha affrontato. Chi la spunterà? Sulla carta i favoriti sono i Panthers, eccellenti nelle due sfide di playoff giocate contro i Seattle Seahawks (31-24 con un avvio stellare) e gli Arizona Cardinals (altro inizio di partita super che ha portato a un clamoroso 49-15). In attacco Carolina è più esplosiva, grazie alla freschezza di Newton. Manning, mai eccezionale quest’anno, dalla sua ha l’esperienza e la sete di rivalsa, visto che nel Super Bowl di due anni fa fu surclassato da Seattle. E in quanto a motivazioni ritirarsi dopo un successo sarebbe l’uscita di scena migliore di tutte e seguirebbe le orme del suo presidente, il mito John Elway che si ritirò dopo il successo nel Super Bowl del 1999. Una leggenda che cerca l’ultimo diamante e un campione a caccia della consacrazione assoluta: buon cinquantesimo, Super Bowl.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo