Doardo: «La squadra ha saputo soffrire»

TRIESTE. «Un punto d’oro, ottenuto contro la squadra forse più forte del torneo assieme al Venezia, che sicuramente mi ha impressionato di più del Campodarsego»: bastano queste poche parole di Paolo Doardo per far capire che il pareggio ottenuto dalla Triestina ad Este è davvero di quelli importanti, da segnare con il cerchietto rosso fra i possibili punti salvezza. Certo, si è sofferto, e questo lo riconosce anche il tecnico dell’Unione, ma alla fine è arrivato il prezioso pari: «La squadra ha interpretato la partita con l’atteggiamento giusto – spiega Doardo – e questo ci ha permesso di strappare un punto importante nella corsa alla salvezza. Abbiamo sofferto su alcune situazioni, soprattutto punizioni, e abbiamo avuto tanti ammoniti fra i quali purtroppo Piscopo che era diffidato, però Vezzani che è stato il migliore in campo ha dato tanta sicurezza. Certo, c’è stata un po’ di fortuna sui due legni, ma è anche vero che a 5 minuti dalla fine, su una mischia, Bradaschia ha sfiorato il palo. Insomma, non abbiamo creato tantissimo, ma potevamo addirittura fare il colpaccio». Doardo rilegge poi la partita dei suoi ragazzi: «Abbiamo ballato soprattutto nel secondo tempo, in realtà il primo è stato abbastanza equilibrato a parte la traversa su colpo di tacco. Anche nella ripresa comunque hanno avuto soprattutto molte situazioni da palle inattive. Ottenendo un punto fondamentale, perché di sicuro, guardando la classifica, quando abbiamo cominciato questo cammino a gennaio, la salvezza era più lontana. Ora dipende tutto da noi». Se la squadra ha disputato una grande prova difensiva, secondo Doardo il merito va diviso fra tutti i reparti: «Tutti hanno partecipato alla fase difensiva, dalla prima punta in giù, altrimenti era impossibile far bene. Era importante dare continuità ai risultati dopo la vittoria sul Fontanafredda, certo ora bisogna continuare e anche cambiare passo. Bisogna fare bene con il Belluno e poi nei tanti scontri diretti, per poter finalmente uscire da questa zona pericolosa. Il debutto di Cornacchia? Ha fatto bene, anche se erano due mesi che non giocava e non poteva essere al massimo per tutti i 90 minuti. Gli altri erano sempre gli stessi, ora grazie ai rinforzi in arrivo sappiamo che ci sarà la possibilità di qualche ricambio. E speriamo anche grazie a loro, mattoncino dopo mattoncino, di costruire la salvezza».
Antonello Rodio
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