Dopo il gran Mondiale l’obiettivo stavolta è puntare molto in alto

Gli Highlanders vogliono cedere il cucchiaio di legno e guardare in alto. Le cinque sconfitte nella precedente edizione, soprattutto quella del 28 febbraio contro gli azzurri a Edimburgo, sono state parzialmente riscattate dalla Scozia nella rugby World cup, grazie alla conquista dei quarti dove è stata sconfitta di misura 35-34 dall’Australia. C’è un ritrovato entusiasmo e tanta gioventù nella squadra allenata da Vern Cotter, che dovrà rinunciare alla terza linea Adam Ashe, infortunato alla spalla e al centro Alex Dunbar, che dopo aver saltato la World Cup per un infortunio ai legamenti del ginocchio, sta recuperando da uno stiramento alla coscia. Un problema per il tecnico che, in precedenza, ha dovuto fare i conti con il grave infortunio di Richie Vernon, con il centro Mark Bennett e il trequarti Peter Horne ancora non al meglio. «Abbiamo buoni giocatori e buone individualità – ha detto Cotter durante la preparazione –. I giocatori sono convinti di poter essere competitivi ed iniziare bene sarà importante».
L’allenatore dei trequarti Jason O’Halloran è cauto sugli obiettivi di una nazionale, che ha vinto solo otto partite nelle ultime nove edizioni del Torneo. «Non so se vinceremo, guardiamo una partita alla volta a partire dall’Inghilterra, una sfida interessante con Eddie Jones nuovo allenatore e la voglia di riscatto dopo i Mondiali – ha detto O’Halloran – Abbiamo buone individualità come il centro Duncan Taylor, che sta giocando benissimo con i Saracens e conosce il sistema difensivo dell’Inghilterra. Il centro Matt Scott, Stuart Hogg, l’apertura Finn Russell e Greig Laidlaw che è un leader incredibile nel gruppo».
Proprio il capitano Laidlaw è ottimista per il match d’esordio, che mette di fronte le due antiche rivali della Calcutta Cup: «C’è tanta eccitazione dopo una positiva Coppa del Mondo e non vediamo l’ora di iniziare una nuova sfida. Giocare contro l’Inghilterra è sempre qualcosa di incredibile e sono onorato di capitanare la Scozia. Vincere le partite casalinghe è importante ma sarà dura, l’Inghilterra ha ottimi giocatori e una squadra forte, ma il nostro obiettivo è vincere».
L’Italrugby ospiterà la Scozia all’Olimpico di Roma il 27 febbraio, in un match da vincere a tutti i costi.
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