Eccellenza, l’Ism Gradisca si salva con un rigore

FLAIBANO. L'Itala San Marco non muore mai. E non muore neanche stavolta. Sprofondata per un'intera annata nelle catacombe di una stagione controversa, la compagine isontina conquista la sua quinta salvezza consecutiva in Eccellenza, scongiurando una discesa agli inferi in cui non finisce da 25 anni. E conferma il suo notevole feeling con le sfide da dentro o fuori: quinto spareggio consecutivo vinto negli ultimi 30 anni.
Decisivi, nella bolgia di Flaibano, un rigore procurato e trasformato da Sangiovanni e una prova di cuore e di giudizio al tempo stesso. Insomma, di un gruppo.
I ragazzi di mister Lugnan, privi fra gli altri del faro Markic, si presentano nella rovente tana dei friulani con un 4-3-1-2 nel quale Arcaba si piazza davanti alla difesa, con Campanella suggeritore alle spalle di Rodic e Sangiovanni. I padroni di casa, che hanno in pugno l'arma a doppio taglio dei due risultati su tre nei 120', si propongono con un 4-4-2 abbastanza guardingo rispetto alle loro abitudini. Ritmi alti nonostante l'importanza della posta in palio. Al 14' la prima emozione: break di un grintoso Appiah per Sangiovanni, che da sinistra si accentra ma il suo destro si spegne a lato. Prima replica friulana al 18': Bivi vince un contrasto aereo con Savic e si invola verso Cristofoli, ma è provvidenzialmente contrato in corner. A metà frazione Lugnan passa al tridente alzando Politti largo a destra. C'è tempo per una rete giustamente annullata al Flaibano per offside (23'), ma l'Itala continua a mordere sulla sinistra. E proprio dalla mancina Sangiovanni all'ennesima percussione anticipa Righini e lo costringe a stenderlo: è penalty che lo stesso scugnizzo trasforma spiazzando Cicutti.
Gara sui binari sognati dai gradiscani, che ora possono attendere maggiormente. A inizio ripresa la pressione dei ragazzi di Rossi inevitabilmente sale. Il forcing friulano assume i contorni dell'assedio, per quanto sterile: il brivido piu' profondo arriva al 42', quando Zucchi timbra un clamoroso incrocio prima dell'infinito recupero: qualcosa come 7'. Ma è l'ultima provocazione degli dei del pallone, l'Itala resta in Eccellenza.
Luigi Murciano
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