Ecco il Brasile di Neymar Il primo esame è la Croazia

Il ct biancorosso Kovac: «Se seguiremo il nostro piano faremo sicuramente gol» La stella della Selecao: «Non vedo l’ora di giocare». Mandzukic è squalificato
Di Pietro Oleotto

INVIATO A SAN PAOLO. «Se seguiremo il nostro piano, ci sarà sicuramente la possibilità di segnare». No, non l’ha dichiarato Felipe Scolari, il ct che parte con i favori del pronostico e dovrà sconfiggere la pressione, ma il collega Niko Kovac alla guida della Croazia da neppure un anno e decisamente all’avanguardia, visto che recapita la “minaccia” al Brasile attraverso Twitter: «È chiaro che, come paese ospitante, parte favorito, ma noi siamo ottimisti e non intendiamo alzare bandiera bianca», commenta l’ex giocatore del Bayern, ripreso da tutti i media locali che alimentano così la rivalità alla vigilia del match d’apertura del Mondiale, fissato per le 22 italiane all’Arena Corinthians.

Attesa. Il Brasile è immerso davvero nell’olio della frittura. Fino ai capelli. E lo avverte anche la Seleçao, come ha confessato ieri Neymar: «Come dice Scolari, è arrivata l’ora, il momento che tutti noi brasiliani aspettavamo e principalmente noi giocatori. Sono un po’ in ansia e spero che queste ore passino alla svelta», racconta il fuoriclasse del Barcellona interrompendo il silenzio stampa per lasciarsi andare anche ai ricordi, tutto carburante per i tifosi verdeoro: «Mi ricordo quando nel 2002 avevo dieci anni e vidi in tv tutte le partite di quel Mondiale vinto. Ronaldo era il mio idolo e adesso in campo ci vado: ho realizzato il sogno di quando ero bambino», spiega puntando l’attenzione sul quello che è l’ultimo titolo del Brasile che poi ha visto trionfare l’Italia (in Germania) e la Spagna (in Sudafrica). Oggi scatta l’operazione riscatto.

Il punto. La nazionale di Felipao e i croati sono inseriti nel girone A assieme a Camerun e Messico (che si sfideranno domani a Natal): le due qualificate incroceranno le migliori del gruppo B, quello di Spagna e Olanda e quindi la posizione in classifica potrebbe anche pesare sul futuro. L’imperativo per il Brasile è evitare passi falsi, magari a discapito dello spettacolo. Per questo il ct verdeoro deciderà con molta attenzione l’undici anti-Croazia. Le condizioni fisiche dello stesso Neymar e di Oscar, due dei tre trequartisti da piazzare alle spalle del centravanti Fred (l’ultimo è Hulk), non sono esaltanti. Scolari così tiene in caldo Willian, ma non esclude di Spostare Ramires e di inserire Hernanes. Per il resto pochi dubbi: il duo in mediana non si tocca, Paulinho e Luiz Gustavo sono delle certezze, così come il quartetto arrestrato davanti all’ex interista Julio Cesar che ruota attorno i centrali, Thiago Silva e David Luiz, ed è completato da due elementi di spinta come Dani Alves e Marcelo. La Croazia? Deve fare i conti essenzialmente con la squalifica di Mandzukic. Kovac potrebbe puntare su Jelavic più che sul brasiliano (naturalizzato) Eduardo, troppo leggero per quel ruolo che deve garantire un punto di riferimento ai tre alle spalle, Olic, Rakitic (che ieri ha annunciato il passaggio al Barça) e Perisic: sì, perchè i biancorossi giocheranno “a specchio” proponendo a loro volta un 4-2-3-1 che, tuttavia, sembra davvero povero di talento ed esperienza internazionale nelle retrovie, a differenza di quello brasiliano.

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