Falconstar a segno Centrati gli obiettivi di inizio stagione

MONFALCONE. Senza sofferenza, non sarebbe Falconstar, e allora la si può accettare di buon grado a patto che arrivi, come a Bassano, il risultato. Un risultato che consegna alla Energy Lab una salvezza per ottenere la quale è stato necessario passare dai playout ma che è pur sempre l'obiettivo sportivo fissato a inizio stagione, centrato dopo aver superato, con carattere e spirito di gruppo, diversi ostacoli trovati sulla strada, il principale dei quali l'infortunio chiudi-stagione di Scutiero che ha privato i biancorossi di un giocatore importante in un ruolo cardine.
Anche senza Scutiero, però, la qualità della rosa restava alta, e nella serie play-out con la Orange1 la Falconstar ha dimostrato di essere di un livello superiore rispetto agli avversari veneti e più in generale rispetto a tutte quelle squadre che nel corso dell'anno hanno dovuto sudare per evitare la retrocessione diretta.
«Anche in gara2 la partita l'abbiamo fatta noi - conferma coach Franceschin -: il dato riguardante la valutazione (72-46 per la Energy Lab, ndr) la dice lunga sul fatto che abbiamo espresso una buona pallacanestro, anche se non ci siamo fatti mancare i soliti momenti di buio. Bassano è riuscita sempre a rientrare per la capacità di sfruttare i nostri errori, mai perché ci ha messo davvero sotto come gioco. E' finita comunque come tutti volevamo, e al di là di qualche patema nel finale, va bene così».
Gli errori individuali, in particolare i tanti passaggi telefonati e intercettati che hanno regalato punti facili alla Orange1, sono stati spazzati via dalle triple di Moretti (decisiva quella del +6 a 1' dalla fine che ha stoppato l'inerzia ormai presa in mano dalla Orange1), dalla doppia doppia (21 punti e 10 rimbalzi) di Colli, ma anche dall'esperienza di Petrovic e dalla difesa di Benigni che seppur in maniera minore rispetto a gara1 hanno fatto pendere la bilancia, nella lotta sotto i tabelloni, a favore della Energy Lab.
A bocce ormai ferme, si può dire che se la Falconstar avesse giocato così all'ultima giornata con Oderzo avrebbe vinto quella partita e di conseguenza partecipato ai playoff invece che ai playout. «Avremmo meritato i play-off - continua il tecnico triestino - per quanto dimostrato sul campo nella seconda parte di campionato. Abbiamo vinto 11 delle ultime 16 gare disputate, non so quante altre squadre del campionato siano riuscite a farlo anche tra le prime della classifica. Purtroppo, però, abbiamo sbagliato quella più importante».
Poco importa, comunque. L'obiettivo attuale della società di via Baden Powell non può essere la serie B. «A inizio anno la dirigenza mi aveva chiesto essenzialmente tre cose - svela Franceschin -: la creazione di un gruppo solido in un anno di ricostruzione, la salvezza come obiettivo sul campo e la crescita dei giovani. Guardando solo agli under, il minutaggio medio di Tossut è stato di 12', quello di Vittor 8', non è poco come prima esperienza. Credo di poter dire che tutti gli obiettivi sono stati centrati».
Consolidato anche il rapporto con il pubblico, cresciuto nel corso della stagione. «Ci hanno seguito in tanti anche a Bassano - conclude Franceschin - e ci hanno sempre sostenuto in modo affettuoso e continuo indipendentemente dai risultati. Sono contento anche per loro, così come per i giocatori, la società e tutto l'ambiente, che alla fine ci sia stata soddisfazione».
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