Festa in Campidoglio per i 100 del Coni: «Puntiamo su Roma 2024»

ROMA. Anche in Campidoglio, all’ombra della bandiera a cinque cerchi di Roma 1960 il Coni festeggia i suoi 100 anni. Alla presenza di tanti atleti che hanno scritto la storia dello sport italiano e mondiale, da Sara Simeoni ad Armin Zoeggeler passando per Livio Berruti ed il velocista russo Valeriy Borzov, il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha reso omaggio al Comitato Olimpico Italiano. Ovviamente è stata anche l’occasione per tornare a parlare della candidatura eventuale di Roma per i Giochi del 2024 dopo che ieri il presidente del Cio, Thomas Bach, aveva in qualche modo caldeggiato questa eventualità con parole chiare descrivendo una eventuale iscrizione della Capitale alla corsa olimpica come una «candidatura forte che sarebbe vista di buon occhio» ed arrivando a sbottonarsi fino al dichiarare che «forse potremo ancora vedere qui a Roma un altro capitolo da scrivere nella storia Olimpica».

«Roma è la mia città, sono nato qui e sono fiero di essere romano. Una città speciale, diversa, che non ha bisogno di presentazioni per dire quanto sua unica - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano - Ieri abbiamo fatto capire che è bello sognare, ed immaginare che un giorno ci siano altre medaglie d’oro vinte sul nostro territorio. Siamo molto con i piedi per terra ma stiamo creando le premesse». Un pensiero condiviso anche dal sindaco Ignazio Marino: «Mi auguro che Roma possa di nuovo ospitare le Olimpiadi in un periodo di tempo che non sia troppo lontano. Io sono certamente molto favorevole all’idea di avere le Olimpiadi a Roma nel 2024, ha dichiarato mettendo l’accento sul come quello espresso ieri dal presidente del Cio Thomas Bach »sia un auspicio molto positivo. Lavoreremo con la guida del presidente Malagò e sono certo che finalmente ci sarà un argomento che, se arriverà in quest’aula, non dividerà i partiti».

«Spero che questa giornata sia foriera di sogni possibili da coltivare per il futuro. Ieri il presidente del Cio, Thomas Bach, ha detto che le Olimpiadi che verranno devono intercettare il tessuto sociale dei Paesi che le ospitano e questo è quanto cerchiamo di fare ogni giorno nel nostro piccolo come amministrazione capitolina», ha proseguito Luca Pancalli, assessore alla Qualità della vita, sport e benessere del Comune di Roma. «Ricordo come l’Olimpiade del 1960 fu anche l’occasione per la prima Paralimpiade».