Frulla: «Per me segnare è un grande emozione»

«È la prima volta che segno con una squadra diversa dalla Jesina. Ringrazio i miei compagni»

VALDAGNO. Un inserimento con i tempi giusti in area di rigore ed una traiettoria velenosa partita dal suo piede destro. Due gol che sono la ciliegina sulla torta per Mattia Frulla, autore di una prova molto convincente in fase di gioco e al tempo stesso di interdizione. A Valdagno Andreucci ha scoperto nuovi goleador, che uniti agli innesti di Banegas e Meduri fanno dell'Unione una macchina che sembra, dopo un periodo di parziale appannamento, aver lubrificato tutti i meccanismi. Il centrocampista marchigiano svela una curiosità relativa alle sue due marcature.

«Prima di tutto ringrazio i miei compagni che mi hanno messo nelle condizioni di fare gol, in particolare Guido (Corteggiano, autore dell'assist del 2-0 ndr). Provo sensazioni stupende, per me è il primo anno in cui ho cambiato squadra e segnare per un'altra maglia è una emozione indescrivibile» (il centrocampista jesino ha di fatto sempre giocato nella squadra sua città, la Jesina). Frulla fotografa nel dettaglio le reti del rimo tempo. «I primi due gol sono arrivati da azioni palla a terra, con inserimento del terzo uomo, e siamo stati bravi a sfruttare le occasioni".

Avete avuto in avvio la percezione di una squadra, quella di casa, disorientata?

«All'inizio effettivamente erano slegati e contratti, poi sullo 0-4 l'Altovicentino ha messo in campo qualcosa di più e il gol li ha caricati fino a crearci qualche problema. La partita l'ha chiusa il pocho Banegas».

Superato il periodo dove è mancata un po' di brillantezza, sembra abbiate ritrovato anche il miglior gioco...

«Dopo le feste non è mai semplice ricominciare e infatti in alcune circostanze abbiamo fatto un po' di fatica, qui a Valdagno siamo stati bravi a creare occasioni e al tempo stesso a risultare cinici».

E intanto sono stati guadagnati ulteriori punti sulla terza...

«Molto importante questo allungo sul Campodarsego, cerchiamo di guardare partita dopo partita, e di vincerle. Dobbiamo fare più punti possibili, se il Mestre dovesse perdere dei punti noi dovremo esserci». (g.r.)

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