Gli italiani, un popolo sempre più di sportivi

ROMA. Più sport, più giovani. Gli italiani che praticano sport aumentano nell'ultimo biennio e il trend promette di migliorare, specie se Roma dovesse vincere la corsa alle Olimpiadi del 2024.
In base allo studio “La pratica sportiva in Italia”, presentato dall'Istat, nel biennio 2013-15 la quota di persone che praticano sport ha registrato infatti una crescita del 2,7%. L'aumento si registra soprattutto fra i bambini di 6-10 anni (da 59,5% si passa a 65,3%) e fra le persone che risiedono in comuni centro dell'area metropolitana. Dati positivi, che arrivano in un giorno evocativo per il presidente del Coni, Giovanni Malagò a presidente del Coni, eletto proprio il 19 febbraio del 2013: «Sono felice di festeggiare il mio terzo compleanno da presidente con questi dati eccellenti - ha detto il capo dello sport italiano -, pensate cosa potrebbe accadere in termini di numeri se il 13 settembre del 2017 otterremo l'organizzazione dell'Olimpiade 2024».
L'effetto olimpico aumenterebbe la voglia degli italiani di farsi trovare allenati all'appuntamento: «Trascinerebbe un popolo, sia culturalmente che come affiliazioni, proselitismo e voglia di fare sport per un paio di generazioni, per almeno dieci anni», si dice convinto Malagò. Un aumento «molto ben augurante», chiosa il presidente dell'Istituto Nazionale di Statistica, Giorgio Alleva. «Avremo aumenti - spiega - anche nelle classi successive e una tendenza con ulteriori margini di miglioramento».
Numeri positivi, dopo la flessione del triennio 2010-2013, in base ai quali un terzo della popolazione al di sopra dei 3 anni (19 milioni e 600 mila, il 33,3%) nel 2015 ha praticato sport, in modo continuativo o saltuario. La pratica sportiva aumenta e la sua forza è rappresentata dal Coni, pilastro del sistema sportivo italiano con oltre 11 milioni di praticanti e atleti nel 2015. Restano da rosicchiare punti dal 26,5% di quanti non si definiscono propriamente sportivi ma attivi fisicamente e soprattutto dal 39,9% di sedentari. Ogni punto percentuale rubato a quest'ultima voce vale un risparmio di 80 milioni in termini di assistenza alla salute. Preoccupa anche il persistere delle differenze di genere (28,3% uomini contro 19,5% donne) e tra Nord-Sud (dal 39% al 23,9%): «Un gap clamoroso», ammonisce Malagò, sotto il cui impulso sono stati stanziati fondi supplementari del Governo per la riqualificazione di impianti sportivi al Sud e nelle periferie italiane. Si riparte dai ragazzi e con l'occasione è stato presentato anche il progetto Coni Ragazzi - Diventa il tuo atleta preferito, che ha visto gli studenti cimentarsi in varie discipline al fianco dei testimonial Alessandra Sensini, Andrea Lucchetta, Carlo Molfetta, Rosalba Forciniti, Edwige Gwend, Giovanni Di Cristo e Andrea Lemmi.
Riproduzione riservata © Il Piccolo








