I tifosi dell’Unione: «Kras in D? Benvenuto ma non è il derby»

TRIESTE. Triestina-Kras? Per i tifosi alabardati non sarà un vero e proprio derby: per anni sono stati abituati ad altri palcoscenici e il vero derby che sognavano era magari quello con l’Udinese. Adesso rispettano la nuova avversaria, ma dall’alto di una storia ben diversa, considereranno la sfida con la squadra di Monrupino una partita come le altre.
È il pensiero innanzitutto di Lorenzo Campanale, il leader della curva Furlan: «Comunque vada, questo non è il nostro derby. L’unico derby che consideriamo per il prestigio delle squadre è quello con l’Udinese, con tutto il rispetto ovviamente per la società dell’altipiano. Ognuno la vivrà come vuole, ma per noi Triestina-Kras non può essere una partita di cartello. Insomma, sarà una partita come un’altra: purtroppo siamo finiti in questa categoria e bisogna ritornare a scalare le categorie il prima possibile. Giocare allo stadio Nereo Rocco anche la partita di casa per il Kras? Di gente ce ne sarà comunque tanta, e sarebbe meglio questa soluzione, almeno per facilitare la gestione e non ripetere problemi come quello che si verificò al Comunale di Monfalcone».
Anche per Sergio Marassi, presidente del Centro di coordinamento, non esiste un acceso campanilismo: «Saranno due partite di calcio come tutte le altre. Siamo grandi e vaccinati perché queste cose possano dare problemi, non mi pare proprio il caso, mi aspetto insomma delle sfide molto tranquille».
Giorgio Della Valle, vicepresidente del Centro di coordinamento, nella sfida vede solo delle note positive: «A mio parere sarà un evento piacevole e simpatico. Del resto il Kras sta dimostrando da anni la sua presenza sul territorio: quella che volta che giocò al Rocco contro il Venezia non fu una festa solo per l’altipiano. Io credo che soprattutto in questo contesto di dilettanti si possa parlare relativamente di rivalità, come è accaduto con il San Luigi. Dove giocare Kras-Triestina? A mio parere ogni società dovrebbe giocare nella sua casa, se poi per questioni di business il Kras deciderà di giocare al Rocco, è un altro discorso».
Crede che alla fine si giocherà al Rocco anche Claudia Policreste delle Mule Alabardate: «Penso che per motivi di capienza sia logico giocare nello stadio più grande, visto il seguito che ha la Triestina. E questo porterà maggiori incassi anche al Kras. Del resto, immagino che sarà una tranquilla partita di calcio: del resto in questi due anni è filato tutto liscio anche in campi ostici per tutto il Friuli, non vedo perché non dovrebbe essere tutto tranquillo anche in questa occasione. La cosa positiva, per chi come noi segue sempre la Triestina in trasferta e a volte si sobbarca tanti chilometri, è che anche se si giocherà a Monrupino stavolta almeno sarà una trasferta a pochi passi da casa. E invece del biglietto del treno, basterà quello del bus».
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