I tulipani provano a sbocciare

Dopo il secondo posto in Sudafrica, Van Persie e Robben guidano il tentativo di riscossa
Di Pietro Oleotto

Louis van Gaal ha le idee chiare: la sua Olanda ruoterà attorno alla coppia Van Persie-Robben e alla fine dei Mondiali, comunque vada, lascerà gli Orange per andare al Manchester United, tanto che si parla di un ritorno di Guus Hiddink. L’Olanda per potenzialità è un cocktail davvero gustoso che potrebbe stupire anche in Brasile come fece quattro anni fa in Sudafrica, dove arrivò fino alla finalissima, persa ai tempi supplementari per 1-0, forse la vittoria meno convincente dell’incredibile ciclo della Furie Rosse spagnole. Come sta l’Olanda adesso? Dovessimo prendere come riferimento gli ultimi risultati ufficiali, quelli di un Girone D letteralmente dominato, allora non ci sarebbero dubbi: i tulipani hanno addirittura fatto ingoiare otto petali (a uno) all’Ungheria, prima di andare in Turchia per rifilare due sberle anche alla Mezzaluna. La seconda qualificata del girone, la Romania, nello scontro diretto all’Amsterdam Arena ne ha presi quattro. Morale della favola (di qualificazione): 34 gol fatti, 5 subiti in dieci gare, tutte vinte tranne una, in Estonia dove ha pareggiato per 2-2, l’unica distrazione in due anni.

I nei, i piccoli nei, nelle amichevoli: lo scorso febbraio l’Italia ha retto il confronto in Olanda, uscendo dal campo con un pari, mentre nell’ultimo test, con la Colombia (altro pareggio, 0-0).

L’Olanda si muove nel 4-3-3 impostato dall’ex tecnico di Ajax e Bayern che nell’ultima uscita con i punti in palio ha utilizzato Robben largo a destra e Fer dall’altra parte con Van Persie, diventato il miglior marcatore di ogni epoca in casa Orange, centravanti puro, di riferimento. Alle sue spalle l’ex interista Sneijder, nel quadro di un centrocampo che purtroppo per gli olandesi non potrà più contare sui polmoni e le gambe del giovane romanista Strootman, che non potrà partecipare al Mondiale per via di un infortuniono, proprio come Van der Vaart finito ko pochi giorni fa.

E non mancano i giovani anche nel reperto di retroguardia, con il figlio d’arte Blinda recitare da terzino sinistro e Bruno Martins Indi nel ruolo di centrale.

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