Iachini, un arrivo senza entusiasmo
UDINE. Minimo mezzo e massimo tornaconto. E' come sempre in ossequio a tale principio economico che l'Udinese imposta anche per la prossima stagione la propria politica, con la salvezza come obiettivo.
Prima mossa, dopo la rinuncia a De Canio, l'ingaggio in panchina di Beppe Iachini, accolto con scetticismo da una tifoseria che per l'auspicato salto di qualità rispetto alle ultime tre deludenti stagioni si attendeva almeno un Pioli o un Maran. A dispetto di un curriculum che parla in prevalenza di serie B e di esoneri da parte del mangia-allenatori Zamparini, Iachini (uomo da 700 milioni a stagione) viene invece considerato dalla società come l’ideale per rilanciare la squadra e valorizzare i giovani. Viene però spontaneo domandarsi quali, vista l'età media piuttosto elevata dell'attuale organico e l’offerta pressoché nulla delle giovanili, a parte i mai utilizzati Meret, Pontisso e Coppolaro. E cambio in vista anche per il ruolo di ds, con Cristiano Giaretta in uscita e il successore che spunterà dal trio Pradè-Osti-Salerno.
Acquisto ufficializzato, invece, quello del 31enne attaccante tunisino di passaporto belga Hamdi Harbaoui, autore nell'ultimo campionato nelle file del Lokeren di 12 reti in 16 partite, e destinato ad affiancare i confermati Thereau e Zapata. Dato l'addio a Di Natale, Domizzi e Pasquale, di nuovi arrivi italiani non se ne parla. Piuttosto, dal Granada, il club spagnolo dei Pozzo potrebbero arrivare i brasiliani Colcenti, detto Sasha, trequartista, e Biraghi, esterno sinistro. Tornerà ma sarà subito girato, invece, il 22enne centrocampista polacco Piotr Zielinski, autore di un ottimo campionato a Empoli, che passerà, con un super contratto, al Liverpool. Dalla cessione l'Udinese ricaverà 13 milioni di euro. Alla voce possibili cessioni ci sono poi Karnezis, Widmer e Badu, unici bianconeri ad avere mercato.
Edi Fabris
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