Il Cardo di Cotter torna a sognare di alzare il trofeo

Meno 5. Sono le partite che mancano al ct neozelandese Vern Cotter prima di dire addio alla Scozia e tornare a dirigere un club in Francia. Paese dove dal 2007 al 2010 ha condiviso la panchina del Clermont con Joe Schimdt suo collega avversario di giornata.
Lascia una Scozia in piena salute che, per la prima volta da quando il torneo è stato allargato, si gioca le chance per il titolo. L’ultimo, lo ricordiamo, fu nel 1999 nel Cinque Nazioni. E per una Nazionale che in 17 edizioni ha vinto al debutto solo una volta, la partita di oggi sarà decisiva per capire dove potrà arrivare. La Scozia prima di Cotter si divideva con l’Italia il cucchiaio di legno. Dopo ha cominciato a vincere. Prima averva due franchigie deboli, con una terza chiusa per fallimento. Ora Glasgow Warriors e Edinburgh, entrambe qualificate ai quarti delle due coppe europee, sono il motore del XV del Cardo. Che sebbene abbia ingoiato il cucchiaio nel 2015 cedendo agli azzurri in casa, l’anno scorso è arrivata quarta. Nel mezzo un Mondiale da protagonista, con un quarto di finale rapinato a Twickenham dall’Australia in extra-time e forse da un aiutino arbitrale. A novembre poi la vittoria con l’Argentina e nono posto nel ranking mondiale.
L’anno scorso la sfida a Dublino finì 35-25, oggi a Edimburgo (inizio ore 15.25, arbitro il francese Roman Poite) la sfida è alla portata. Punti di forza la coppia di mediani, da quando Greig Laidlaw ha trovato all’apertura in Finn Russell il vero regista della squadra, tutto fuorché un mero esecutore. Di fronte non c’è Sexton (entra Paddy Jackson) per infortunio che forma con Murray la miglior coppia di mediani del Nord, ma lo standard resta alto.In seconda linea i fratelli Gray (Jonny sbocciato per ultimo è il leader dei Warriors) sono padroni del gioco aereo e non solo. Dietro il talento dell’estremo Stuart Hogg garantisce l’estrosità spesso mancata a una nazionale di highlander indomiti certo ma poco fantasiosi. Fra i giovani è cresciuto il pilone destro Zander Fagerson (21 anni) che se la vedrà contro McGrath.
Appunti statistici. La Scozia ha perso solo una volta dalla fine dello scorso Sei Nazioni: di un punto (22-23) contro l’Australia a novembre. La vittoria più recente nel torneo è stata contro la Francia a Murrayfield nella quarta giornata, due vittorie consecutive a Edimburgo non arrivano dal 2013.
In 18 edizioni del torneo la Scozia ha iniziato con un vittoria al primo turno solo una volta, nel 2006, contro la Francia. L’ultima volta che la Scozia ha battuto l’Irlanda è stato nel 2013 in casa per 12-8. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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