Il San Canzian al terzo pareggio consecutivo
MONFALCONE. Un punto di differenza tra le due mandamentali, piazzate proprio al centro del gruppone: se la permanenza in Seconda è ormai una formalità, San Canzian Begliano e Romana hanno ancora qualche briciola di speranza per discorsi più ambiziosi con i play-off lontani ma non irraggiungibili.
Terzo pari di fila per i giallorossoneri di Grillo che hanno rimandato ancora i loro voli pindarici lasciandosi ingabbiare dal Villesse e da un arbitraggio che in bisiacaria hanno definito «dannoso come la grandine»: un rigore trasformato da Giugliano e decretato per un singolare scontro tra due giocatori villessini ha vanificato il settimo centro stagionale di Furlan (sinistro al volo su imbeccata del sempre positivo Boscarolli che tra l'altro ha saputo mettere il bavaglio al temuto Marino), poi ci si è messa la jella con un paio di legni e alcune ghiotte opportunità fallite.
Tutto facile, invece, per la Romana che si sbarazza del Sagrado con irrisoria facilità: un tennistico 0-6 nel quale Maranzana ha preferito far riposare il bomber Crevatin, Biasiol e Delise. Sblocca subito Rocco con un stacco aereo, dopo 7' è già raddoppio con il rigore conquistato da Petriccione: «Dopo avermi consegnato la fascia di capitano, ho chiesto al mister di poter battere la massima punizione - il difensore Fabio Papagiovanni racconta il regalo ricevuto sul campo, in diretta, per il suo 33.mo compleanno - per festeggiare fino in fondo: un onore perché indosso questa casacca da ormai dieci anni. Successivamente i sagradini sono rimasti in nove, abbiamo affondato ancora con Tassin e Petriccione incrementando nella ripresa con la doppietta di Merlo. Per me era un derby in famiglia, considerando che tra le loro fila c'era l'allenatore-giocatore Gabriele Buonocunto». (m.m.)
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