Il sogno è arrivare fino ai quarti
La nazionale del cioccolato e della mucca colorata di viola. La nazionale che fa sempre paura ma alla fine si dimostra un’incompiuta. Ma forse il vento è leggermente cambiato tra le Alpi. La Svizzera ora ha un allenatore di grande esperienza (Ottmar Hitzfeld), un team di uomini veri. Sbarcare in Brasile è stato semplice grazie a un girone di qualificazione materasso. Questo però non toglie nulla alle potenzialità di una squadra che ha in rosa diversi giocatori di alto livello. Un nome su tutti: Gökhan Inler, mediano con il vizio del gol che con Udinese e Napoli si è ritagliato sempre un ruolo di primissimo piano. È lui il faro del gioco elvetico, fatto di fraseggi corti e di compattezza soprattutto in fase di non possesso palla. In questo senso è utilissimo un giocatore di sostanza come Blerim Dzemaili. Mazzarri e Benitez lo hanno sempre messo nella lista dei rimpiazzi, lui però non si è mai perso d'animo e ogni anno ha conquistato uno spazio tutto suo. In difesa poi c’è Stephan Lichsteiner, altro nome di spicco, tra gli artefici del record di punti in serie A della Juventus.
Curioso sottolineare che la Svizzera si è qualificata alla manifestazione brasiliana senza una vera e propria punta di riferimento. Il cannoniere della fase di qualificazione è stato infatti Fabian Schar, che di mestiere fa il difensore. I tempi di bomber Alexander Frei (stella del Borussia Dortmund e miglior marcatore della storia elvetica) sono lontani. La forza dei biancorossi è nel collettivo e soprattutto nella forza fisica. L’obiettivo? Quello di arrivare a quei quarti raggiunti oltre 50 anni fa e mai nemmeno sfiorati in tempi recenti. Il girone non è dei più tosti. L’Ecuador può dare noie, l’Honduras no. L’unica corazzata, se così può essere definita, è la Francia. Il tutto per chiudere in bellezza l’era Hitzfeld: dopo il Brasile toccherà a Vladimir Petkovic guidare la squadra. L’ex Lazio sarà lo spettatore numero uno delle gesta di questa Svizzera, pronta finalmente a togliersi di tosso l’etichetta di eterna incompiuta.
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