Intanto la Triestina torna ad allenarsi a Prosecco

TRIESTE. Almeno parzialmente rinfrancati dal colloquio di martedì sera con il curatore fallimentare, i giocatori dell’Unione Triestina 2012 hanno ripreso ieri gli allenamenti agli ordini di Doardo e Roncelli. La pazienza richiesta alla squadra da Vernì, associata a qualche speranza sul futuro della società e magari alla possibilità di vedere presto qualche stipendio, ha rimesso carburante a un gruppo che, per dire la verità, non ha mai mollato di un centimetro in questo periodo difficile, offrendo sempre il massimo impegno e, episodio di Venezia a parte, giocandosi sempre le partite alla pari o quasi con gli avversari. Per cui, sperando ovviamente di poter scendere regolarmente in campo domenica allo stadio Rocco, i giocatori hanno ripreso la preparazione in vista della partita contro il Tamai. Ieri, con il campo di Prosecco occupato da altri impegni, i giocatori si sono limitati a un allenamento nella palestra del Rocco, ma da oggi e fino a sabato sono previsti altri tre allenamenti sul campo di Prosecco. Nonostante la dichiarazione di fallimento, non c’è stata nessuna defezione nel gruppo: tutti presenti, insomma, e del resto altri forfait sarebbero stati devastanti visto che la rosa a disposizione è già ridotta ai minimi termini. Tra l’altro, nel colloquio dell’altro giorno, sembra che il curatore abbia detto a squadra e staff che se le cose vanno per il verso giusto, ci potrebbe anche essere lo spazio per qualche rinforzo alla rosa (in questo momento ci si può rivolgere solo agli svincolati). Ma in attesa di capire cosa succederà effettivamente, bisogna purtroppo fare i conti anche con le assenze sicure o quasi, dovute a infortuni o a decisioni del giudice sportivo. Spadari sta recuperando dallo stiramento che aveva accusato a Noale, ma non è ancora certo che possa farcela per domenica. Qualche problemino ce l’ha anche Abrefah, che sta facendo terapia per un dolore al ginocchio, ma qui le possibilità di un recupero sembrano essere maggiori. Chi non ci sarà sicuramente è invece Crosato, che è stato squalificato per un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione di Levico. E a proposito di giudice sportivo, nel girone C c’è da segnalare una pesante punizione per il Venezia, al quale è stata inflitta una gara a porte chiuse e 3.000 euro di multa: al termine della gara contro la Luparense, «una persona non identificata e non iscritta in distinta - dice la motivazione - ma riconducibile alla società, è entrata in campo impossessandosi del tabellone luminoso delle sostituzioni, spintonato l’assistente, ponendogli un braccio all'altezza del petto, con vigoria tale da farlo indietreggiare di circa un metro e mezzo. Il medesimo si nascondeva all’interno dello spogliatoio per evitare di essere riconosciuto».
Antonello Rodio
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