La F1 ritorna in Austria ed è tutto esaurito

VIENNA. L'ultimo a vincere nel Gp d'Austria, sul circuito che allora si chiamava A1-Ring, fu Michael Schumacher al volante di una Ferrari. Era il 2003. Undici anni dopo, domenica la Formula 1 torna a...

VIENNA. L'ultimo a vincere nel Gp d'Austria, sul circuito che allora si chiamava A1-Ring, fu Michael Schumacher al volante di una Ferrari. Era il 2003. Undici anni dopo, domenica la Formula 1 torna a Zeltweg, in Stiria, accompagnata dall'ombra del pilota tedesco, da poco uscito dal coma e ora in riabilitazione in un ospedale di Losanna.

La pista è la stessa, il nome è cambiato. Red-Bull-Ring l'ha ribattezzata il miliardario austriaco proprietario dell'omonima scuderia, Dietrich Mateschitz, che l'acquistò nel 2005, pochi mesi dopo il suo ingresso nel mondo della F1 con il marchio Jaguar.

Nel Paese che ha dato alla velocità piloti come Niki Lauda, Gerhard Berger e Jochen Rindt, si riaccendono i motori, anche se ibridi e dal sound forse meno affascinante. La prima edizione risale al 1964 e la sua storia è punteggiata di interruzioni: dal 1966 al 1969, una seconda tra il 1988 ed il 1996 e l'ultima dal 2004 al 2013. Una presenza a singhiozzo che non ha impedito agli appassionati di vivere momenti intensi, come la vittoria di Lauda sull'Osterreichring nel 1984, o il successo carico di polemiche di Schumacher sul compagno di scuderia alla Ferrari Rubens Barrichello, nel 2002.

Se l'Austria ha ritrovato lo spettacolo della F1 lo deve a Dietrich Didi Mateschitz, arricchitosi grazie alla creazione della Red Bull, bevanda energizzante. «Senza di lui certamente non ci sarebbe stato un Gran Premio qui», ripete Bernie Ecclestone. Ufficialmente il maquillage è costato 200 milioni di euro fino alla fine del 2013 e da allora altri 40 sono stati spesi per ulteriori ritocchi. E l'attesa, infatti, è grande: i 95.000 biglietti per la gara di domenica sono andati esauriti in due giorni.

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