La Falconstar è pronta per la “final four” di serie C

MONFALCONE. Già il +20 di gara2 a Tarcento aveva fatto capire che la Falconstar aveva saputo imparare dai propri errori, tecnici e mentali, commessi nell’imprevedibile passo falso di gara1. Il netto 88-53 con il quale i biancorossi monfalconesi si sono sbarazzati dei friulani nello spareggio che valeva l’accesso alla Final Four di Cordenons ha sancito quello che già aveva espresso la classifica finale di regular season: questa Falconstar è troppo forte, troppo completa e troppo esperta per poter perdere una serie da 2 gare su 3 contro qualsiasi altra squadra del girone.
Laezza e compagni hanno dominato gara3 fin dall’inizio con la solita arma, la difesa asfissiante. «Tarcento ha segnato più o meno gli stessi punti degli altri due confronti (54 e 52, ndr) – spiega coach Franceschin – ma il dato significativo è che stavolta gliene abbiamo concessi solo 17 nei primi 20’. A metà gara (38-17, ndr) la partita era già indirizzata».
La squadra monfalconese stacca dunque il biglietto per la kermesse del prossimo weekend in provincia di Pordenone: affronterà nella prima semifinale, sabato alle 18, la Bluenergy Codroipo, unica squadra ad averla superata nelle 34 partite di stagione regolare. A seguire andrà in scena la seconda semifinale tra l’altra rappresentante del basket provinciale, la Geoclima Fogliano, e la Calligaris Corno. «La dura serie con Tarcento ci ha fatto capire cosa sono i play-off – dice il tecnico della Falconstar – ci ha detto che possiamo venirne fuori bene solo con il gruppo, difendendo forte tutti insieme e giocando d’insieme, coinvolgendo tutti gli effettivi, in attacco».
Pericolo scampato per la Falconstar, non così per la Credifriuli Cervignano, che dopo tante stagioni consecutive in C regionale dovrà ripartire, salvo ripescaggi sempre possibili visto l’andazzo degli ultimi anni, dalla serie D, dopo aver ceduto, nonostante il vantaggio del fattore-campo, al Bor Radenska Trieste nella gara3 della finale play-out (66-51). Un verdetto duro da digerire anche perché il +14 (36-22) registrato all’intervallo lungo sembrava aver messo un’ipoteca sulla salvezza dei cervignanesi. «Dobbiamo accettare il verdetto del campo – commenta tutto sommato con serenità coach Portelli – e riconoscere i meriti degli avversari che hanno continuato a crederci anche in un momento molto difficile. Noi invece abbiamo calato troppo presto l’intensità e quando sono usciti anticipatamente per falli Dijust e Maran ci siamo trovati in netta difficoltà a livello di esperienza. Peccato, anche perché avevamo chiuso la regular season con 8 punti di vantaggio su di loro e il 2-0 negli scontri diretti, dunque avevamo tutte le carte in regola per raggiungere la salvezza». Cervignano diventa la terza squadra locale, dopo Usg e Pm, a retrocedere in D.
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