La Falconstar vuole fare lo sgambetto alla capolista

MONFALCONE. Le motivazioni della capolista, che all’andata, alla Polifunzionale, subì la sconfitta più cocente del suo campionato, e l’assenza di Dalibor Petrovic, ai box per il riacutizzarsi del problema fisico che a inizio stagione lo aveva costretto a saltare due gare, rendono la trasferta di Tarcento (palla a due oggi alle 18 al Palasport di via Sottocolleverzan) una specie di Everest da scalare per la Energy Lab Falconstar.
La prima della classe, la Fludisystem di coach Andriola che grazie al suo primo posto rappresenterà il Triveneto alle finali nazionali di Coppa, attende infatti l’arrivo dei biancorossi anche per vendicare sportivamente la scoppola dell’andata (+16 per capitan Benigni e compagni). E se l’intoppo Petrovic è solo l’ultimo di una serie di sfortune con le quali la Falconstar è ormai abituata a convivere, in casa tarcentina si sorride per il probabile recupero di Fabio Baccino, che in settimana, dopo un mese di assenza per un problema alla schiena, è tornato ad allenarsi con i compagni. «Se Tarcento dovesse recuperare Baccino allora la gara si farebbe ancora più dura – commenta coach Franceschin – perché allunga le rotazioni di una squadra che, nel contesto di una rosa qualitativamente importante, non ne ha molte. E’ comunque indifferente per quello che deve essere l’approccio alla partita dei miei ragazzi. Se andiamo a Tarcento con paura, allora possiamo anche restare a casa. Dobbiamo fare la nostra partita cercando di superare tutte queste difficoltà».
Senza Petrovic, un giocatore fondamentale nello scacchiere tattico della Falconstar perché capace di conferire alla squadra una doppia dimensione, sia con il gioco interno che con il suo mortifero tiro da fuori, la Energy Lab dovrà trovare strade alternative per confondere le idee a Tarcento. All’andata fece la differenza la grande pressione sugli esterni della Fluidsystem, che non ha playmaker di ruolo con quelle caratteristiche di “regista pensante” che tanto piacciono a coach Franceschin. «A Monfalcone giocammo a inizio stagione sorprendendo gli avversari – ricorda il tecnico – anche con qualche accorgimento tattico. Il fattore sorpresa ora non esiste più e loro non si faranno trovare impreparati».
Con la rotazione senior già orfana di Scutiero e ridotta a soli 5 elementi (tra i quali un Moretti acciaccato alla schiena) ecco che i giovani del vivaio potrebbero rivelarsi determinanti, soprattutto Vittor, pariruolo di Petrovic. «E’ la grande occasione per tutti loro – conferma Franceschin – a 18 anni hanno la possibilità di giocare da protagonisti in C1 contro la prima in classifica. Punto molto su questi stimoli, sono sicuro saranno all’altezza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








