La Furlan con Milanese «Ma non torneremo ancora allo stadio»

TRIESTE. Questo matrimonio s’ha da fare: le parti lo vogliono, si amano, non vedono l’ora di convolare a nozze. Ma una parte vuole attendere che i documenti siano veramente in regola, con tanto di timbro e certificazione: e per questo, è disposta a fare un sacrificio e ad aspettare.
Romanzandolo un po’, è questo il punto della situazione fra la Curva Furlan e la Triestina in esercizio provvisorio, sotto la gestione tecnico-sportiva di Mauro Milanese. Martedì sera lo stesso Milanese si è incontrato con i ragazzi della curva: un confronto cordiale nel quale da una parte si è chiarito che la decisione di non andare ancora allo stadio non vuol dire certo sfiducia verso chi sta cercando di far risorgere l’Unione, mentre dall’altra c’è stata comprensione e nessuna forzatura ad accelerare i tempi. Lorenzo Campanale, portavoce del gruppo della Curva Furlan, spiega: «A Milanese ci premeva evidenziare che non c’è nessuna mancanza di rispetto o fiducia nei suoi confronti, anzi. Non siamo nemmeno preoccupati, ma pronti e determinati perché si sta prendendo la giusta strada. Però abbiamo ribadito che dopo aver lottato tanto per una nuova proprietà con tanto di presidente, aspettiamo quel giorno per ritornare allo stadio. Insomma la curva aspetta il giorno benedetto che si decida tutto con l’asta, per poi riempire la curva e fare il tifo per una squadra con una proprietà definitiva e con il marchio. Milanese rispetta la nostra posizione e non ci ha spinti a tornare subito. Ovvio che gli farebbe piacere, ma capisce cosa abbiamo passato. E quando torneremo, siamo pronti a iniziative per popolare ancora di più lo stadio».
Campanale sottolinea che i primi a soffrire della situazione sono proprio i tifosi della curva: «Anche noi non vediamo l’ora di tornare: per noi è una decisione sofferta. Siamo fieri della scelta ma consapevoli che la curva può essere determinante. Per questo speriamo che i tempi dell’asta siano brevi. Speriamo anche che prossimamente la città possa avere in qualche modo un contatto con Biasin: vogliamo fargli capire che basta poco qui per far tornare l’entusiasmo, Trieste ha fame di calcio».
Mauro Milanese, da parte sua, conferma rispetto e comprensione per la situazione: «La posizione della curva non è contro di me, è per la loro mentalità e per la coerenza con certi concetti che per ora stanno fuori, anche se ne soffrono. Ma sono contenti di quello che sto facendo e mi hanno rincuorato. Si tratta di una scelta da rispettare, capisco le loro paure dopo tutto quello che è successo e gli anni che hanno passato. Ma anche loro non vedono l’ora di tornare e quello che piacerebbe a tutti è uno stadio di nuovo pieno».
Intanto oggi a Prosecco amichevole in famiglia, che servirà anche da test per i tanti giocatori in prova in questi giorni.
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