La rabbia di Vale «Senza quei 2 minuti di pioggia avrei vinto io»

ASSEN. Valentino Rossi non concede margini di incertezza a un Mondiale che pare incanalato. «Marc Marquez ha il vantaggio di essere giovane? Vero. Rischia sempre? Vero. Ma il vero fatto è che lui e...

ASSEN. Valentino Rossi non concede margini di incertezza a un Mondiale che pare incanalato. «Marc Marquez ha il vantaggio di essere giovane? Vero. Rischia sempre? Vero. Ma il vero fatto è che lui e questa Honda qua formano la coppia più veloce». Punto. E a capo.

«Marc cercherà di vincere tutte le gare - ha continuato - e di ripetere ciò che riuscì ad Agostini, quando però i Gp, in una stagione, erano molti meno. A noi, il compito di impedirglielo...» Un tentativo di sgambetto lo ha tentato anche ieri: «Ho rischiato, è vero. La scelta di schierarsi con le slick, però, era corretta: se non fosse stato per quei due minuti di pioggia battente che hanno rovinato tutto, impedendomi di partire nella configurazione scelta, avrei vinto con 40 secondi di vantaggio».

Andrea Dovizioso, al termine di una delle gare più riuscite, è felice ma non raggiante. Le immagini del box, mentre lui taglia il traguardo, sono quelle di un Gigi Dall'Igna (il progettista) e la squadra che, abbracciati, saltellano. Andrea frena: «E' un risultato che fa morale, certo. Però, non siamo veloci sul bagnato» lamenta. E con ragione. Eppure, in testa per otto tiratissimi giri, per un momento ha sperato persino di vincere: «Sicuro. Quando avevo tre secondi e mezzo di vantaggio su Marc, vedendo che il divario non diminuiva, ho pensato: forse ce la faccio. Sapevo però che aveva un passo migliore e quando mi ha superato, ho cercato per qualche giro di tenergli dietro. Per farlo, ho rischiato. Allora mi sono detto: ma vale davvero la pena di buttare via una bella gara, per un tentativo che può anche non riuscire?» (n.b.)

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