La Russia ora deve vincere col Belgio dei ragazzi d’oro
Valdimir Putin dopo la Crimea vuole prendersi il mondo ed è per questo che ha dato appuntamento a Fabio Capello il 13 luglio al Maracanà per la finalissima. L’ex colonnello del Kgb ha ambizioni smisurate come del resto il tecnico di Aquilea che però è consapevole dei limiti della sua Russia autarchica e quindi vive alla giornata. E la giornata gli propone un confronto delicatissimo con il Belgio che è arrivato in Brasile con grandi aspettative.
Già, per una volta il Belgio sembra più terra di calciatori che di ciclisti e preferisce il manto erboso del Maracanà al pavè del Giro delle Fiandre. È un Belgio multirazziale con i figli delle colonie e quelli dell’immigrazione ma che in formazione schiera anche calciatori con i nomi da ciclisti come Mertens. È vero che all’esordio con l’Algeria ha stentato ma sotto il cartello dell’ultimo chilometro ha piazzato una volata vincente degna di Roger De Vlaeminck. Del resto ci sono tante gocce di classe nel dna dei Diavoli rossi a partire dagli esterni Hazard e Mertens, due che viaggiano stabilmente in corsia di sorpasso o come il portiere Courtois o ancora come i centrocampisti Witsel e Fellaini, che non hanno proprio i capelli come due ragazzi cresciuti a Liegi o nelle Fiandre. E a proposito di capelli, il belga-marocchino Fellaini crede in Allah e nel suo “cespuglio” ma per la vittoria al Mondiale è pronto al sacrificio. «Il Belgio può vincere la Coppa del Mondo – ha detto il centrocampista del Manchester United – e se dovesse accadere, taglierò i miei capelli». Una promessa non da poco ma c’è molta convinzione nonostante l’esordio balbettante contro l’Algeria.
Meno certezze invece nel ritiro russo, blindato e quasi inaccessibile come ai tempi della guerra fredda. Il ct Capello è consapevole che quella odierna è la partita chiave, quasi da “dentro o fuori” dopo il pareggino nella sfida inaugurale con la Corea del Sud. Certo, la sua non è una formazione stellare ma un progetto di squadra già proiettata verso i Mondiali del 2018 che la Russia potrebbe ospitare qualora la rassegna iridata venisse revocata al Qatar per lo scandalo dei voti comprati.
A Porto Alegre si gioca invece Corea del Sud-Algeria con gli asiatici che puntano a vincere per poi potersi gestire nell’ultima col Belgio.
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