La Triestina affonda sotto i colpi del Mestre

Sconfitta per 5-0 degli alabardati in una gara nella quale non sono mai stati in partita. Difesa da dimenticare. Stop di Bradaschia
Foto BRUNI 07.02.16 Unione Calcio-Tamai
Foto BRUNI 07.02.16 Unione Calcio-Tamai

MOGLIANO. Una Triestina assolutamente inguardabile incappa in una delle sconfitte più amare di questa stagione. Solo a Venezia la squadra alabardata aveva fatto peggio, ma contro il Mestre è arrivato un sonoro quanto inaspettato 5-0. Si, perchè la squadra veniva dalla vittoria nella gara contro il Tamai e tutti si sarebbero aspettati un'altra partita. Invece, è accaduto che dopo 30' minuti il discorso fosse già chiuso, con due reti messe a segno in un quarto d'ora. Campo pessimo, fangoso, impossibile da giocare. La Triestina è scesa in campo con l'atteggiamento sbagliato, e poi dopo aver subito lo schiaffo, si è gettata in avanti a capofitto ma senza una logica tattica, facendosi infilare di rimessa in ogni azione d'attacco degli avversari. Oltre alle 5 reti, la squadra di Doardo ha dovuto subire costantemente la pressione dei padroni di casa che hanno creato altre 4 occasioni per rimpinguare il bottino, mentre il portiere Gomis ha vissuto una giornata da spettatore non pagante. Per finire la giornata negativa, anche l'infortunio di Bradaschia, che al 30' ha accusato un dolore alla schiena chiedendo subito il cambio con Giordani. Nulla di grave per fortuna per la punta, che ha subito il classico colpo della strega. La gara ha detto che in campo c'è stato un Mestre voglioso, superiore in tutto, e soprattutto con il duo Villanova e Ferrari, ben supportati da Nobile, che si sono rivelati devastanti fin dai primi minuti. Bisogna però rimarcare che i difensori alabardati, ci hanno messo del loro, perchè al 15' la gara era già compromessa. Il pacchetto centrale formato da Dalla Riva e Andjelkovic, si è fatto sorprendere da una ripartenza coincisa con il gol messo a segno da Villanova. Preso lo schiaffo, la Triestina ci ha capito ben poco, lasciando spesso isolato Bradaschia, cercato con lanci lunghi e imprecisi. Al 30' la gara è già finita sia per lui costretto al cambio, che per la sua squadra. Infatti, la difesa si dimentica questa volta di Ferrari, che si accentra e batte di prima intenzione il portiere Vezzani. Nella ripresa la Triestina riesce a far peggio della prima frazione, rientra in campo in uno stato confusionale preoccupante, ed incassa altre due reti sempre di rimessa da parte di Nobile. Sul 4-0 l'attenzione dei tifosi è quella di veder arrivare al gol il neo entrato Magrassi, che al 29' si fa trovare pronto sull'enneismo contropiede e salta di testa collocando la sfera nell'angolo fuori dalla portata del portiere. Sul 5-0 il Mestre rallenta, ma nel finale costruisce altre tre occasioni, ed anche un palo colpito dal neo entrato Santoni, con la deviazione di Vezzani. Il fischio finale arriva come una liberazione per gli alabardati e i pochi tifosi, un 5-0 che parla da solo e recita una pessima figura, l'obiettivo sarà quello di dimenticare in fretta la prestazione odierna. Il discorso societario resta sempre in piedi, e sicuramente i giocatori non sono tranquilli, ma nel calcio bisogna metterci grinta, carattere e dignità, quella che qui a Mestre la Triestina ha dimostrato di non avere.

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