La Triestina è risalita alla posizione pre-caos

Con l’esercizio provvisorio e poi con la consulenza di Milanese la squadra ha fatto sette punti. Sei sfide decisive per la salvezza
Di Antonello Rodio
Foto BRUNI 07.02.16 Unione Calcio-Tamai--2-1 triestina
Foto BRUNI 07.02.16 Unione Calcio-Tamai--2-1 triestina

TRIESTE. Quando a inizio gennaio è partito il girone di ritorno, la Triestina era quartultima a 19 punti, a distanza di tre lunghezze dalla salvezza diretta. Nove partite dopo, quando sono trascorsi quasi due mesi, l’Unione è in pratica nelle stessa condizione: viaggia al quartultimo posto a 29 punti, sempre a 3 lunghezze dalla salvezza diretta. Intorno a lei sono cambiate un po’ le squadre e si sono mescolate le carte, ma la situazione di classifica è in pratica la medesima. Ma è un dato che solo in apparenza può sembrare stagnante, anzi, va salutato come una grande vittoria, considerato tutto quello che è accaduto in questi cinquanta giorni. Le fideiussioni mancate, la continua incertezza societaria, il fallimento, l’esercizio provvisorio, la salutare entrata in scena di Biasin e Milanese, l’ennesimo andirivieni di giocatori: tutto questo avrebbe potuto schiantare la squadra che andava in campo, che in un paio di occasioni ha effettivamente sbandato pericolosamente, ma non è mai andata al tappeto e ha saputo rialzarsi con orgoglio. A un certo punto, in effetti, la Triestina era non solo terzultima, ma era scivolata a ben 5 punti dalla salvezza diretta e anche la zona play-out sembrava in pericolo. Poi il prezioso pari di Levico, le vittorie contro Tamai e Fontanafredda, e dulcis in fundo lo 0-0 con il quale l’Unione è uscita indenne domenica da Este contro la terza in classifica, hanno non solo riportato la Triestina in rotta di galleggiamento, ma rappresentano un ideale trampolino di lancio per la salvezza. Perché a fronte di una squadra che sul campo lotta sempre, adesso la Triestina ha ritrovato la speranza di un roseo futuro societario, ha recuperato l’appoggio dei suoi tifosi che si sono stretti attorno a Milanese, e perfino un buon sostegno nelle partite casalinghe in attesa del calore più focoso della curva. Senza dimenticare i rinforzi di questi ultimi giorni che dovrebbero portare a un ulteriore salto di qualità della rosa. Insomma ritrovarsi dopo due mesi nelle medesime condizioni della fine del girone d’andata (giocato in pratica con un’altra squadra e all’inizio con elementi di ben altro spessore), è in realtà un grande successo. Proprio perché adesso è cambiato molto attorno, sia in termine di prospettive che di slancio dell’ambiente. Dopo la partita casalinga con il Belluno, la Triestina è attesa a una serie di scontri diretti contro Montebelluna, Union Ripa, Sacilese e Giorgione. E nel rush finale ci saranno le sfide contro Dro e Ufm. Ora il destino è davvero nelle mani della squadra. Se nel frattempo non ci saranno delusioni nella gara d’acquisto, e se i tifosi appoggeranno la squadra in maniera numerosa e soprattutto calorosa, la salvezza diretta per la Triestina può ancora non essere un lontano miraggio.

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