L’Alma cerca l’impresa

TRIESTE. Ieri pomeriggio, ritardando anche un po’ la partenza per aspettare che Parks concludesse la visita neurologica, l’Alma si è trasferita a Casale Monferrato dove stasera alle 20.30 giocherà la “bella” dell’ottavo di finale play-off contro l’Orsi Tortona. Gara decisiva, chi vince continua e chi perde va a casa. Ma prima di affrontare questo argomento è fondamentale aggiornare il bollettino medico biancorosso. La squadra è partita al completo e coach Dalmasson ha portato anche i giovani Ferraro e Gobbato, che stasera andranno in panchina pronti eventualmente ad entrare in campo («Abbiamo visto che sono in grado di tenere il campo per qualche minuto - ha spiegato Dalmasson -, se avremo bisogno di allungare le rotazioni lo faremo con loro»). Perchè non è il solo “Air” Picasso, ad essere malandato. Anzi, forse l’americano che ieri sera aveva meno probabilità di giocare era Roberto Nelson, che martedì si è presentato all’allenamento con una apparente micosi nella zona del cavo ascellare sinistro che gli impediva qualsiasi movimento dell’arto, giacchè ogni sfregamento, oltre al dolore, gli procurava lacerazioni della pelle. Non si è allenato nè martedì, nè ieri; sta utilizzando una pomata apposita, ma in queste condizioni stasera con è in condizionie di giocare. Tanto bene non stanno neppure Baldasso e Coronica, usciti lunedì sera dal campo con fastidi alle rispettive articolazioni delle ginocchia. “Lollo” si è sottoposto a infiltrazione e ha potuto allenarsi, il capitano è invece rimasto a riposo, ma entrambi stasera saranno di sicuro in campo. In quanto a Parks, non si è allenato, tiene il braccio sinistro completamente fermo per precauzione, ma la mobilità possibile ieri era comunque ancora ridotta e JP non riusciva a usare il pallone. Sulla sua presenza in campo c’è però sempre più ottimismo, specialmente dopo le parole apparse già martedì sera sulla sua fan page di Facebook (“Jordan sta bene, è molto probabile che giovedì giochi la partita”).
In queste condizioni, che partita potrà impostare l’Alma? «Intanto dobbiamo cercare di recuperare i nostri - chiarisce Dalmasson -, perchè poi le indicazioni su cosa fare o come giocare sono abbastanza chiare. Lunedì sera abbiamo giocato, soprattutto nel secondo quarto con un altissimo livello di intensità, il nostro modo di giocare degli ultimi tre mesi è stato questo e credo che i miei giocatori abbiano capito che così dovremo giocare i nostri play-off. La strada insomma è già segnata, ora si tratta do costruire un’altra partita».
Una partita da dentro o fuori, che giunge dopo altre 4 partite ravvicinate. Tenuta fisica e nervosa saranno preponderanti. «Atleticamente e fisicamente stiamo vedendo due squadre ben preparate - sottolinea il coach -. Di noi sapevamo, ma neanche Tortona ha dato segni di cedimenti. Anzi mi sembra in buon stato di salute in questo momento. Semmai si tratta di capire come i bianconeri reagiranno a livello nervoso alla sfida “dentro o fuori”. Per loro è la prima volta, a noi è già capitato lunedì sera e abbiamo capito che siamo in grado di affrontarla senza paura. Sul piano nervoso, i tranelli li eviti quando hai un alto grado di concentrazione sulle cose da fare e stai dentro la partita, senza farsi distrarre dalle provocazioni. Dunque ci vorranno grande freddezza, lucidità e concentrazione».
Però il rischio di giocarla senza Nelson e Parks esiste. E senza di loro sarebbe molto difficile. «Ma non cambia nulla rispetto a ciò che dovremo fare, chiunque sarà in campo saprà bene cosa fare e sa già ora che si tratta di dare tutto senza risparmiarsi. In campionato abbiamo già giocato match senza elementi determinanti, ma in partite come queste entrano in ballo tante altre cose e saper affrontare un’eventualità del genere sarebbe per i miei ragazzi il salto di qualità definitivo per crescere come atleti e come uomini. E poi entra in ballo l’orgoglio campanilistico per i tanti nostri giocatori che difendono i colori e il nome della loro città, alla quale sono fortemente legati così come legati sono ai tifosi e sappiamo che oggi ce ne saranno davvero tanti a sostenerci. Perciò sono sereno: con chiunque giocheremo, venderemo molto cara la nostra pelle».
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