L’Alma va in Piemonte Domani inizia i play-off

TRIESTE. Dimenticatevi il campionato terminato in gloria. Domani per l’Alma inizia un torneo completamente diverso e faticoso, che per chi arriverà in fondo durerà fino a oltre metà giugno con la possibilità di giocare da un minimo di 12 (nel caso migliore) a un massimo di 20 (nel caso peggiore) partite. Più o meno un altro girone o anche più. I play-off non sono una semplice prosecuzione della stagione regolare, sono tutta un’altra cosa. E si gioca un altro basket. Saprà giocarlo l’Alma? Domani alle 20.30 si comincia con gli ottavi di finale contro l’Orsi Tortona a Casale Monferrato, la squadra arriva alla fase a eliminazione diretta con grande entusiasmo per il travolgente sprint finale che ha saputo correre e complessivamente in forma eccellente. Eppure tutto questo non basta, da questo momento ci vuole ancora qualcosa di più.

Che cosa? La “cazzimma” per saper interpretare e giocare tante partite senza domani, tutte determinanti come se ognuna fosse l’ultima. La capacità di saper resettare immediatamente la testa e ripartire, perchè gli intervalli sono brevissimi e non vale più il ritmo settimanale per recupero e preparazione della gara successiva. Qui in 5 giorni si giocano 3 partite che vogliono dire avanzamento o eliminazione e in una settimana di match se ne disputano anche 4, se ce ne sarà bisogno. E se si passa il primo turno, si ricomincia daccapo, sempre su questi ritmi.

«Siamo in un momento di grande positività, abbiamo affrontato bene la nostra settimana di preparazione - spiega coach Dalmasson - e abbiamo voglia di misurarci proprio con queste incognite. Siamo consapevoli della forza di Tortona, ma siamo estremamente consapevoli anche di ciò che siamo noi in questo momento. Per questo iniziamo con grande entusiasmo e grande fiducia questo momento che per noi è straordinario e che vogliamo vivere appieno».

Le due armi di cui l’Alma oggettivamente dispone, complementari fra loro, sono la freschezza atletica dei tanti giovani e il roster profondo. In una competizione così compressa possono essere discriminanti. «Beh, questi possono essere fattori determinanti a nostro vantaggio soltanto se sapremo dare la giusta intensità a ogni partita con tutti i dieci elementi di cui la squadra può disporre, perchè in effetti, giocare ogni due-tre giorni richiede doti di recupero che più si è giovani e più se ne dispone. Ma starà a noi saper sfruttare questi vantaggi mettendo ogni singola partita sul piano di un grande dispendio fisico per i nostri avversari». Oggi la partenza per il ritiro di Casale Monferrato. Domani sera parte la giostra.