Landi: «Credevo nella vittoria al PalaDozza»

TRIESTE. «Salire le scale del PalaDozza, entrare in campo e trovarti di fronte la Fossa è qualcosa che nella vita almeno una volta devi provare. Tornare a Bologna e vincere in un palazzo che, anche se solo per pochi mesi, è stato la mia casa è davvero una grande emozione». Aristide Landi ritorna sul successo strappato dall'Alma sul parquet del Madison di piazza Azzarita. Vittoria al cardiopalma, arrivata a un secondo dalla fine grazie a una magia confezionata da Roberto Nelson, l'ultimo acquisto in casa triestina. «Non racconto bugie se dico che ci credevo - continua il lungo biancorosso - perchè continuo a pensare che siamo una buona squadra e quando riusciamo a dimostrarlo possiamo mettere in difficoltà qualsiasi avversaria. Non mi sentivo battuto in partenza ed ero sicuro che se avessimo giocato la nostra partita avremmo potuto essere i primi a espugnare il PalaDozza. La gioia che si respirava alla fine nello spogliatoio nasceva proprio da questa consapevolezza. Abbiamo dimostrato chi siamo sul campo che ritengo in assoluto il più difficile in Italia: senza dubbio è la più bella vittoria di questo campionato».
Successo in cui il peso di big Aristide si è sentito eccome. Primo tempo da fantascienza con 16 punti realizzati (2/3 da due e 4/8 da tre) una ripresa dedicata maggiormente alla difesa. «Nel secondo tempo era molto più difficile ricevere la palla e trovare i tempi giusti per tirare e allora ho pensato che era meglio non forzare e uscire dall'area per creare spazio ai miei compagni. A fare canestro hanno pensato loro, io ho cercato di difendere al massimo delle possibilità e posso dire che non è stato facile, perchè marcare Amoroso è tutto tranne che una passeggiata». Intelligenza tattica e personalità che ha mostrato tutta la squadra cogliendo un successo che può dare un'altra dimensione al campionato di Trieste. A condizione che, come ha sottolineato coach Dalmasson, la squadra mantenga la capacità di affrontare ogni impegno con la dovuta attenzione. «Io credo che se alla vigilia di questo ciclo difficile (Verona, Imola e Fortitudo in trasferta, Roseto e Mantova in casa, ndr) ci avessero prospettato l'ipotesi di conquistare tre successi tutti saremmo stati felici. Abbiamo dimostrato di essere competitivi contro qualsiasi avversaria per cui, se teniamo di testa, penso che i playoff possano essere alla nostra portata».
Una rincorsa nella quale dovrà farsi sentire tutto il peso offensivo di Roberto Nelson. Che a ben guardare, domenica a Bologna, ha cominciato a portarsi avanti con il lavoro. «Mi dispiace tanto per come è finita la storia di Zahariev a Trieste perchè con Hristo avevo legato molto - conclude Landi - ma sarei bugiardo se non dicessi che mi trovo bene anche con Nelson. Lui non è ancora al massimo, ma se continua a calarsi nel gruppo come sta facendo ci può dare davvero una grande mano».
Lorenzo Gatto
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