L’Udinese strappa un punto in dieci

UDINE. Un brodino dopo tre sconfitte consecutive riscalda l'Udinese in una gara brutta e cattiva in cui ha prevalso il nervosismo. Con la Lazio alla ricerca dei tre punti e l'Udinese decisa a uscire dal tunnel e a far pace con una tifoseria che comunque l'ha sostenuta generosamente per tutto l'incontro, il nulla di fatto accontenta solo i friulani, in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo per l'espulsione di Danilo.
L'Udinese modello legione straniera (neppure un italiano tra i primi undici), consolata dal rientro della contestazione della tifoseria (che ha solo scandito più volte lo slogan "Ora e sempre stadio Friuli" nei confronti della società intenzionata a ribattezzare l'impianto con il nome dello sponsor), è partita a testa bassa, con grande buona volontà ma senza troppa chiarezza d'idee. La Lazio l'ha attesa per 15' per poi alzare il baricentro, costringendo i bianconeri a difendere e a ripartire con lanci lunghi che non hanno costituito pane per i denti di Zapata e Thereau. Una gara che in sostanza è andata avanti per una mezzoretta senza emozioni, fino alla rete annullata a Kuzmanovic al 27', con il serbo a mettere dentro sottomisura un centro di Edenilson ma i bianconeri frenati nell'esultanza dalla bandierina alzata del guardalinee. Da lì in poi nervosismo a go-go e a farne le spese era al 42' Danilo, espulso per doppia ammonizione dopo un intervento scomposto su Djordjevic.
In inferiorità numerica per tutto il secondo tempo e con un centrocampo in cui i nuovi innesti Guilherme e Kuzmanovic non conferivano, dopo lunga assenza dai campi di gioco, efficacia e personalità, l'Udinese subiva a lungo il possesso palla laziale senza comunque far correre troppi pericoli a Karnezis. Con Zapata ad aver esaurito la benzina, Colantuono sostituiva a inizio ripresa il colombiano con un difensore, Heurtaux, sistemandosi alle spalle a quattro e lasciando al solo, isolato Thereaux il compito di offendere. Gli ultimi 20' erano per i friulani una sorta di Fort Alamo, con la Lazio a premere sull'acceleratore e i bianconeri nel bunker, sostenuti da un pubblico commovente. Pioli alle mezz'ora tentava la carta-Klose, poi Konko falliva al 37' una ghiotta occasione su cross di Candreva e 3' più tardi Matri faceva le spese del nervosismo dilagante facendosi espellere per proteste. Un finale in cui succedeva di tutto, con anche i dirigenti Manzini e Infurna a farsi cacciare da Celi, e uno 0-0 che l'Udinese accoglieva con le braccia al cielo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








